La frequenza cardiaca è uno dei parametri utilizzati per definire l'intensità dell'allenamento in diversi programmi di lavoro. In questo articolo cercheremo di rispondere alla seguente domanda: quale dovrebbe essere la frequenza cardiaca normale a riposo?
Prima di tutto, è il momento di gettare le basi su che cos'è e perchè è importante conoscere la nostra frequenza cardiaca. Utilizziamo questa variabile per:
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Un rapido calo della frequenza cardiaca dopo una sessione di allenamento indica che abbiamo un buon livello di adattamento e una buona forma fisica.
La possibilità di misurare la frequenza cardiaca a un certo punto dell'allenamento può fornire molte informazioni sul livello della nostra forma fisica attuale.
La capacità della frequenza del polso di abbassarsi durante il minuto successivo alla fine dell'esercizio è molto importante da conoscere. La relazione tra il calo della frequenza del polso e il rischio di problemi cardiovascolari è inversamente proporzionale: maggiore è il calo della frequenza del polso, minore è la probabilità di soffrire di uno di questi problemi.
"E se, invece, il recupero della frequenza cardiaca è lento?
I recuperi lenti sono associati a una mancanza di dominanza del sistema parasimpatico; ciò è legato a un maggior grado di stress e, di conseguenza, all'incapacità del nostro corpo di riprendere uno stato ottimale.
Anche se sembra un problema del tutto indesiderato in termini di prestazioni, è qualcosa di "molto comune" nei periodi della stagione in cui si accumulano grandi carichi di allenamento e il nostro corpo non è in grado di recuperare al 100%. Può sembrare un po' scioccante a prima vista, ma queste fasi sono necessarie, nella giusta misura, per generare adattamenti. Tuttavia, non è sempre auspicabile.
Esistono valori standardizzati che cercano di qualificare il recupero dell'atleta in base alla riduzione della frequenza cardiaca sperimentata nel minuto successivo alla cessazione dell'esercizio, a titolo indicativo e molto generico:
Una misurazione giornaliera della frequenza cardiaca basale al risveglio, dal proprio letto, può essere molto utile per capire se il nostro corpo è stato in grado di adattarsi o meno alle sessioni precedenti.
Inoltre, sebbene non esista un parametro preciso che indichi quando sapere se abbiamo assimilato il carico di allenamento dei giorni precedenti. Se siamo 8-10 battiti al di sopra della nostra frequenza cardiaca basale (precedentemente stabilita in assenza di fatica) dovremmo mantenere un carattere rigenerativo nelle sessioni di quel giorno e/o dei giorni successivi.
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