Che cos'è una distorsione alla caviglia e come si cura?
E' fondamentale seguire le seguenti istruzioni subito dopo una distorsione e nelle prime 72 ore
Cosa fare per riprendersi dopo una distorsione alla caviglia?
Cos'è una distorsione di primo grado?
Una distorsione alla caviglia di primo grado è un tipo di distorsione che provoca uno stiramento eccessivo del legamento. E' causa di un lieve dolore e di una discreta infiammazione. I tempi di recupero si aggirano attorno ad una settimana. Di solito, applicando del ghiaccio nelle prime 72 ore dall'infortunio e facendo esercizi di riabilitazione, il recupero è abbastanza rapido. Per maggiori informazioni
Cos'è una distorsione di secondo grado?
Una distorsione alla caviglia di secondo grado presuppone la rottura parziale del legamento. L'ematoma è visibile sulla zona interessata ed è presente un dolore pungente attorno alla caviglia, oltre a provocare un certo grado di instabilità quando si cammina o si sta in piedi. Infiammazione localizzata e moderata.
Cos'è una distorsione alla caviglia di terzo grado?
Una distorsione alla caviglia di terzo grado presuppone una totale rottura del legamento, il che si traduce in una grande instabilità dell'articolazione. Segni visibili molto chiari di ematoma e gonfiore. Dolore molto acuto anche senza toccare la zona.
Questa volta parleremo di un argomento molto interessante: le distorsioni alla caviglia mal curate. Per ogni sportivo, quest'articolazione in particolare risulta essere davvero importante, visto che è la parte sulla quale appoggiamo tutto il nostro corpo. Proprio per questo, dobbiamo fare molta attenzione e conoscere la struttura della nostra caviglia (la biomeccanica, i suoi muscoli, i suoi legamenti ecc.). In questo modo, sapremo come comportarci in caso di lesioni.
Ed è proprio su questo si si andranno a concentrare i nostri prossimi articoli, perché pensiamo che per comprendere meglio la cosa sia necessario conoscerla in profondità.
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Ora concentriamoci sui legamenti, affrontando nella maniera più esaustiva possibile la tematica delle lesioni, della loro causa, della loro prevenzione, trattamento e riabilitazione.
La caviglia è un'articolazione formata dalla parte distale delle ossa: perone, tibia più un altro osso del piede conosciuto con il nome di astragalo. I movimenti vengono realizzati grazie all'articolazione tibio-tarsica con movimenti di dorso-flessione (piede verso l'alto) e flessione plantare (piede verso il basso). Invece, attraverso l'articolazione sottoastragalica, si realizzano i movimenti più limitati di inversione ed eversione. Inoltre, nella caviglia esistono elementi stabilizzatori come legamenti e muscoli affinché le lesioni siano prodotte più raramente.
I legamenti sono membrane di tessuto connettivo fibroso, solido ed elastico, il quale unisce principalmente due ossa dell'articolazione. Trattandosi di un tessuto localizzato tra le articolazioni, l'esposizione ad eventuali lesioni è molto alta a causa dell'importante numero di movimenti da esse prodotte. E ancora di più se si tiene in considerazione che stiamo parlando della zona sulla quale ricade tutto il peso del nostro corpo. In alcune discipline sportive (atletica, sport di squadra ecc.) la parte è sottoposta a grandi ed elaborati movimenti articolari a cui bisogna prestare grandissima attenzione.
Sebbene sappiamo che ne esistono vari tipi, ci concentreremo solamente su quei legamenti che sono più soggetti a lesioni e che provocano più dolore agli sportivi.
Legamento laterale esterno della caviglia. Si divide in tre parti, di cui le due principali sono:
Una volta spiegato ed evidenziato quali sono i legamenti e quali i più importanti, parleremo delle lesioni che li riguardano. Sappiamo che le lesioni possono verificarsi nelle parti morbide (legamenti e tendini) e nella parte scheletrica (ossa) attraverso le fratture.
Il tipo di lesione più comune è la distorsione alla caviglia. Questa si verifica quando si stirano o si rompono i legamenti a causa dello spostamento verso l'interno o verso l'esterno dell'articolazione.
Esistono varie classificazioni della distorsione, ma noi ci concentreremo sui i tre principali gradi relativi alla gravità della lesione:
Di I grado: consiste nello stiramento dei legamenti
Di II grado: i legamenti sono praticamente rotti. Lo sportivo riesce a camminare con difficoltà perché non può appoggiare il piede a terra.
Di III grado: i legamenti sono completamenti rotti. L'edema e i dolori che si producono sono notevoli e si diramano lungo tutta la caviglia. Non si riesce in alcun modo ad appoggiare il piede a terra. In casi estremi è necessario l'intervento chirurgico, e per questo molti autori estendono la classificazione delle distorsioni fino al IV grado.
Le cause per le quali si può andare in contro ad una lesione alla caviglia sono multiple. Ci sono aspetti generali, come la cattiva nutrizione, idratazione, l'eccessivo riscaldamento (in pratica, non aver realizzato l'allenamento in maniera idonea e adeguata) che possono favorire le lesioni.
Dall'altra parte, esistono aspetti più specifici per il verificarsi di una lesione, come ad esempio:
Sportivi al di sopra del loro peso corporeo ideale. Questi sportivi devono cercare di diminuire il loro peso perché è come se avessero una zavorra che li rende più vulnerabili alle lesioni. Bisogna tenere in considerazione che tutto il nostro corpo ricade proprio su questa articolazione.
Sapere se lo sportivo ha delle alterazioni anatomiche del piede. In questo modo si potrà agire in maniera più incisiva sull'ottenimento di una buona tecnica di esecuzione.
Per questo è necessario avere una tecnica adeguata, affinché la caviglia non soffra eccessivamente durante l'attività sportiva.
Conoscere la storia clinica delle lesioni (interventi chirurgici o traumi precedenti) relative alla caviglia, in modo da poter prevenire con diversi esercizi ulteriori lesioni.
L'equipaggiamento utilizzato, in questo caso le scarpe, è fondamentale. Una calzatura appropriata può evitare molte lesioni alla caviglia.
Conoscere lo stato delle installazione è la cosa migliore per sviluppare la nostra pratica sportiva.
La prevenzione è fondamentale affinché le lesioni non ci perseguitino ad ogni gara o allenamento. Se ci facciamo male, limiteremo le nostre possibilità di allenarci e, di conseguenza, i nostri obiettivi agonistici.
Per una prevenzione efficacie è importante:
Il trattamento per curare una distorsione alla caviglia è molto importante, visto che si tratta di una lesione ad alto rischio di ricaduta in poco tempo se non è ben curata. Per questo, è fondamentale curare in maniera appropriata la distorsione.
Il trattamento iniziale di una distorsione alla caviglia è lo stesso per tutti i differenti gradi di lesione:
Applicare il ghiaccio, soprattutto se c'è molta infiammazione che limita la mobilità dell'articolazione.
Relativo riposo e sospensione del piede per evitare altro carico sull'articolazione. E' possibile realizzare attività attive e passive.
Fare vari esercizi di forza e propriocezione per rinforzare la caviglia e prevenire altre lesioni.
Produrre una certa compressione sulla caviglia effettuando un corretto bendaggio. La compressione dipenderà dal grado della lesione.
Trattamento della distorsione alla caviglia di I grado:
La durata di solito è di circa una settimana, sempre se si siano effettuati gli step corretti per il suo trattamento. Con l'applicazione del ghiaccio e un bendaggio funzionale, questo tipo di lesioni si risolvono senza molti problemi.
Trattamento della distorsione alla caviglia di II grado:
Bisogna proteggere i legamenti danneggiati con un bendaggio funzionale adeguato. Inoltre, è necessario realizzare un massaggio circolare e una manipolazione dal fisioterapista (a seconda delle caratteristiche della lesione). Un elemento che aiuta a diminuire il tempo di lesione è l'elettro-stimolazione e l'applicazione nei punti di prevenzione inclusi nel paragrafo precedente.
A livello generale, la durata per un buon recupero è approssimativamente di tre settimane. Ma è comunque necessario seguire le indicazioni degli specialisti.
Trattamento della distorsione di III grado:
Il trattamento della distorsione di III grado è simile a quella di II grado. Ovviamente, i passi da seguire sono più numerosi. Inoltre, i primi giorni si consiglia una completa immobilizzazione per non pregiudicare i tempi di recupero. E' difficile dire quanto tempo serve per recuperare completamente: tutto dipende dalle caratteristiche individuali di ogni sportivo e dalla gravità di ogni lesione. In alcuni casi, e secondo il parere di alcuni specialisti, le distorsioni di III grado vanno trattate chirurgicamente. Secondo la nostra opinione, questa dev'essere davvero l'ultima soluzione possibile.
Durante la riabilitazione della caviglia vengono adoperati tutti gli esercizi di prevenzione di cui abbiamo parlato precedentemente.
D'altra parte, in articoli come quello scritto da Gómez, J. nel 2013, possiamo identificare tre diverse fasi per la riabilitazione e il rafforzamento della caviglia. In primo luogo ci si concentra sulla mobilità dell'articolazione e, successivamente, si procede con gli esercizi progressivi di propriocezione e forza.
Fase 1: esercizi di mobilità passiva: mobilità generale della caviglia e molto stretching (senza dolore).
Fase 2: esercizi di mobilità attiva: questa fase comincia quando il dolore è scomparso completamente. Vengono effettuati degli esercizi isometrici di inversione, eversione, flessione plantare e dorso-flessione (con differenti serie di ripetizione). Inoltre, vengono fatti esercizi di tonificazione con una gomma elastica
Fase 3: esercizi di propriocezione con accessori e senza accessori (in progressione).
Anche autori come Andújar, C., García F. e Pérez M. Á. nel 2010 hanno proposto differenti programmi di riabilitazione della caviglia, come ad esempio:
Per concludere, crediamo che sia fondamentale che uno sportivo sappia quali sono le lesioni che si possono verificare in ogni sport. In questo modo, potrà prevenire in maniera più efficacie eventuali lesioni. Nonostante sia impossibile eliminare al 100 % il rischio a causa di fattori aleatori, è importantissimo diminuire questa percentuale quanto più possibile. Questo si ottiene adottando misure preventive (esposte nell'articolo precedente).
Allo stesso tempo, è molto importante mettersi nelle mani di professionisti, ossia di fisioterapisti e/o osteopati affinché ti assegnino le migliori sessioni, attività ed esercizi da realizzare per il tuo recupero.
Noi di Runnea ci auguriamo un trattamento individuale e progressivo di ogni lesione, visto che grazie a questo i risultati saranno quelli sperati dallo sportivo in cura.
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