E' un lusso per Runnea.com avere Alberto Cebollada come Tester-Review delle scarpe da ginnastica. È laureato in Educazione Fisica ed è esperto di igiene posturale. È triatleta e nel 2011 ha vinto il Garmin Triathlon a Barcellona Sprint e si è classificato secondo al Triathlon Mondiale
La scarpa con la quale farò il maggior numero di km. a bassa e media velocità deve adattarsi perfettamente alle mie caratteristiche morfologiche in termini di capacità di ammortizzazione in quanto in pre-stagione peso circa 80 kg. e biomeccanica con adeguato controllo del movimento e stabilità nel retropiede.
Nel mio caso una scarpa comoda e stabile con una buona ammortizzazione e resistenza.
Dovrebbe essere leggero senza sacrificare l'imbottitura, comodo come un guanto e abbastanza flessibile da invitarmi a correre ad alta velocità, oltre che alto quanto le mie gambe lo permetteranno.
La scarpa da running è il complemento più importante dell'atleta, è quella che permette di trasmettere la forza muscolare in ognuno dei passi in modo controllato e sicuro. Una scarpa che non è adatta alle caratteristiche dell'utente può essere dannosa e avere un'influenza negativa sulle prestazioni. Penso che la scelta della scarpa giusta sia per l'atleta che per il triatleta sia una parte importante per raggiungere i loro obiettivi e soprattutto per permettere loro di "godere della loro passione per la running".
Ho provato scarpe con gocce diverse e credo di non avere una specifica preferenza per le gocce, è solo un altro aspetto tecnico da tenere in considerazione ma non è di per sé conclusivo. Come dico ai miei studenti "dipende" dal tipo di scarpa che uso per l'allenamento o la competizione, per il jogging di 20 minuti o le corse lunghe, per l'allenamento veloce o i ritmi più bassi o per l'allenamento sull'asfalto o in pista. Tollero bene le basse cadute perché il mio tricipite surale e i muscoli del tendine d'Achille sono molto elastici, ma la mia schiena soffre di un aumento dello stress lombare. Riservo basse cadute per allenamenti veloci, fartlek e serie brevi una volta alla settimana. A seconda dell'obiettivo dell'allenamento utilizzo un tipo di scarpa con una caduta più bassa o più alta, è di circa 12 mm. in cui per le mie caratteristiche morfologiche raggiungo una maggiore efficienza e più confortevole è il mio sistema locomotore.
Quando ho iniziato a running negli anni '80, mi è stato dato il mio primo paio di belle scarpe NB con cui mi sono allenato e con cui ho gareggiato, non importava se su asfalto o su strada, non mi serviva altro perché "andavo sempre come un bambino con le scarpe nuove". Poi ho avuto 2 paia, una ad uso esclusivo su asfalto e l'altra mista, che ho usato per lo più su strade in buone condizioni, poi sono arrivate le scarpe da trail, le scarpe da allenamento e le scarpe da gara, le scarpe specifiche per il triathlon, ecc... Ora ne ho una per ogni tipo di superficie di allenamento e meteo.
Penso che un corridore popolare possa avere un solo paio di scarpe con cui allenarsi e partecipare alle manifestazioni, ma sarebbe consigliabile avere 2 scarpe da allenamento e altre per gareggiare o allenarsi a tariffe più alte.
Penso che sia un errore generale tra gli atleti consigliare un marchio specifico perché un certo modello è andato bene, lo stesso accade con il drop. Non esiste una marca o un modello di scarpa ideale per tutti e c'è un tipo di scarpa che si adatta a ciascuno di noi a seconda del tipo di formazione, indipendentemente dalla marca. Tutte le aziende commerciali hanno buone scarpe e modelli con caratteristiche simili, anche se è vero che ci sono marchi che per la loro ergonomia, forma o concetto si adattano meglio di altri a un tipo di piede e passo. Credo sia consigliabile alternare modelli diversi a seconda delle esigenze di formazione e sfruttare le caratteristiche dei modelli più adatti delle diverse marche per ogni caso.
Penso che dobbiamo rendere le persone consapevoli dell'importanza di acquistare le scarpe giuste per ognuno di noi e bandire l'idea di "comprare le scarpe perché sono belle" o "perché erano in vendita". Per quanto riguarda le possibilità economiche di ogni atleta, il mio orientamento è quello di avere diversi modelli di scarpe in base alle particolari caratteristiche morfologiche e biomeccaniche e di utilizzare quello più specifico per ogni tipo di allenamento e di superficie. Ma dato l'alto prezzo delle scarpe da running e l'attuale situazione socioeconomica... i modelli misti sono un acquisto intelligente e quindi un'opzione da prendere molto seriamente in considerazione in quanto consentono un uso polivalente e a lungo termine diventano un acquisto redditizio.
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