Fare l'impossibile possibile è il massimo di questa appassionata del running e giornalista di professione chiamata Irene. Corre da quando aveva 6 anni, spinta dal suo papà Fabio, e adesso ha fatto della sua passione un modo di affrontare la vita. Perché il running è uno stilo di vita, un pensiero, un modo di guardare in faccia ai limiti; senza paura.
Nel 2015 crea il blog Running Post, un luogo dove poter esprimere tanti consigli e curiosità sul mondo della corsa e più specificamente mettere in rilievo la presenza femminile. I contenuti sono tante; scrive sulle gare fatte, sulle ricette... con la base d'una esperienza contrastata, verace e guarita. Insieme alla campionessa di Maratona Laura Fogli ha creato il progetto Let's Run, un progetto al femminile che ha portato a correre a sessantina di donne.
Mettiamo in luce la presenza femminile nel mondo del running
Il suo modello di scarpe preferito è la Nike Pegasus e le due gare che ama in modo particolare sono la New York City Marathon (lei la aveva fatta nel 2013) e l'Etna Trail. Adesso conosciamo un po' meglio a questa runner influencer che ci porta una visione diversa sul mondo della corsa. In Runnea.it vogliamo dare voce a chi veramente ama lo sport e più concretamente il running e le sue modalità. Per questo motivo, oggi cominciamo con la storia di Irene ma continueremo a dare voce a chi (a volte) non ne ha. Vogliamo avvicinare e approfondire sul mondo running, perché dietro questo sport ci sono storie che devono essere raccontate.
A volte bastano piccoli segnali per fare un cambio de vita, e chissà se alcuni di voi vuole iniziare a correre o è già un runner esperto. Oggi mettiamo in luce anche la presenza femminile in questo mondo che sembra a volte essere soltanto mascolino. Siete pronti per conoscere a Irene?
Domanda 1: Quando hai aperto il blog?
Risposta 1: Ho creato il blog Running Post: www.runningpost.it nel maggio del 2015. Un blog che parla di corsa a 360, con tanti consigli, approfondimenti, curiosità e un'attenzione particolare al mondo femminile che corre.
È stato mio marito, Tommaso, a spingermi ad aprirlo; diceva che in Italia nessuno aveva la mia sensibilità e competenza in fatto di running.
Avevo già un blog con "Runner's World", il magazine con cui tuttora collaboro, ma sentivo la necessità di avere uno spazio tutto mio, dove potere raccontare la mia esperienza, le mie gare, i miei viaggi di corsa, le mie ricette... Insomma tutto ciò che volevo e sapevo in fatto di running!
Da quanto tempo corri?
Corro da quando sono piccola (più o meno dall'età di 6 anni) spinta da papà Fabio, anche lui runner, e da allora non ho più smesso.
Let's Run è un progetto che ho creato insieme alla campionessa di maratona Laura Fogli (due volte vice-campionessa europea, due argenti alla maratona di NY).
Un progetto al femminile che ha portato a correre una sessantina di donne: da zero a 10 km. Siamo partite dalle basi insegnando loro a muoversi alternando il cammino a alla corsa; via via i minuti di corsa sono aumentati e diminuiti quelli di cammino. E alla fine quasi tutte sono diventate delle runners.
Il running in Italia è un fenomeno evoluto negli ultimi anni?
Il running in Italia è in piena espansione, ma non tanto per ciò che riguarda le gare competitive,piuttosto per le "non competitive", gli eventi in cui puoi correre senza l'assillo del cronometro, semplicemente per muoverti in compagnia.
Penso a gare come la Run 5.30, la corsa all'alba che si tiene in una decina di città italiane che, nel giro di 5 anni, da poche decine di partecipanti oggi ne conta migliaia, con le piazze e le strade cittadine traboccanti di runners alle prime luci del sole.
Quale sono le gare che più ti piacciono?
Due le gare che ho amato particolarmente: la New York City Marathon che ho corso nel 2013. È una maratona emozionante, per tante ragioni. Corri con 50 mila runners, il pubblico è presente lungo tutto il percorso e tifa per te, l'energia che percepisci è forte e non vorresti che finisse mai. Una 42 km davvero unica.
E poi c'è l'Etna Trail, un trail di 24 km piuttosto impegnativo che ho corso lo scorso anno, sul vulcano più attivo d'Europa, in Sicilia. Ti sembra di correre sulla luna, lo scenario è mozzafiato e incredibile.
Dove sarà la tua prossima gara?
La prossima gara internazionale che correrò sarà a Formentera, la mezza maratona, il prossimo maggio, la correrò insieme a mio marito e a una coppia di amici. Ho deciso di partecipare perché è un modo speciale per conoscere una delle isole spagnole più belle del mondo (così mi hanno detto).
Cambio spesso modelli di scarpe perché le aziende sportive mi chiedono di provarle e fare dei test, ma c'è un modello che amo particolarmente: è la Nike Pegasus, una scarpa semplice e piuttosto economica ma perfetta per il mio piede che uso in allenamento (e che ho calzato anche per correre la maratona di New York), alternandole ad altre. Se devo fare gare più brevi metto qualcosa di più leggero, ma non ho un modello di riferimento.
Fotografie fornite per Irene Righetti
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