Dopo aver deciso quali sono i buoni propositi per il nuovo anno, siamo al momento di metterli in pratica per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo ancora in tempo. E, se giá abbiamo iniziato, è il tempo di fermarsi e analizzare come stanno anadano le cose e se qualcosa deve essere modificato, come farlo; controllare la nostra performance e, soprattutto, conoscere i nostri limiti. Quest'anno può essere quello in cui ottenere tutto ciò che volevi! Cercare nuovi progetti sportivi o mandare avanto quelli che sono ancora a metà strada.
8 errori che i corridori devono evitare
Anche se sembra essere evidente, l'importanza di avere degli obiettivi sportivi annuali a volte rimane solo una teoria. Così che, a volte, il fatto di non avere degli obiettivi stabiliti può portare gli atleti a non creare una routine e, quindi, a procrastinare. A volte, questo può diventare un problema molto difficile da risolvere, quindi, sarà necessario pensare a cosa vogliamo fare durante tutto l'anno. Fermati, ascolta, pensa e dopo, imposta i tuoi obiettivi personali.
Con lo scopo di minimizzare gli errori più frequenti durante la nuova stagione, attraverso questo articolo vogliamo mettere in risalto gli sbagli frequenti nella pianificazione del anno sportivo.
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Non realizzare un'analisi dei dati relativi alle nostre prestazioni
Al giorno d'oggi, le nuove tecnologie ci permettono di avere moltissime informazione sulla nostra prestazione sportiva. Inoltre la capacità di avere tutti i dati in tempo reale ci offre la possibilità di conoscere tantissimi parametri che non sono sempre facili da interpretare. Tutti hanno uno smartphone con qualche applicazione che, con una alta o bassa precisione, ci dà i dati relativi alla velocità media, tempo, ecc. Nonostante ciò, la domanda da farci è facciamo un'analisi e un uso corretto di tutti questi dati? A volte, il fatto di non avere un controllo sui diversi parametri come possa essere la frequenza cardiaca, ci dà un risultato sbagliato, e, alla fine, il tempo di recupero sarà insufficiente. Quindi imaparare a leggere bene questi dati è molto importante!
Un calendario sportivo (troppo) pieno di appuntamenti
A volte, il desiderio di competere in diverse distanze fa in modo che la nostra preparazione non sia corretta, perché ogni distanza deve essere preparata in un modo specifico. Non dovremmo allenarci della stessa forma per raggiungere una gara di 10 km, che per completare una maratona, perché richiedono diversi adattamenti fisiologici.
Comunque, se vogliamo migliorare la nostra performance per una distanza precisa, sarà necessario dedicare un tempo specifico e adeguato agli allenamenti e così, la nostra capacità fisica, fisiologica e psicologica aumenteranno. Gli atleti professionisti non competono in prove tanto diverse come sono una mezza maratona o una maratona in un periodo breve di tempo. E, quindi, perché lo vogliamo fare noi?
Ignorare le richieste di adattazioni fisiologici specifici a una prova particolare
Un altro errore molto frequente che possiamo trovare è la non capire le necessità specifiche di ogni test o prova. Per ogni competizione, infatti, il profilo di runner è molto diverso anche se la gara è uguale per tutti e lo stesso accade con le necessità di ogni corridore. Gli allenamenti saranno molto diversi, perché ogni persona ha delle proprie necessità. Non sarà uguale la preparazione per un corridore che voglia completare una gara di 10 km in 35 min, che per un altro che voglia farla in circa 60 min.
Per questo motivo, dovremmo conoscere bene sia la quantità dei chilometri, sia il tempo per raggiungerli. Così, avremmo l'informazione giusta per preparare con il massimo successo possibile il nostro obiettivo sportivo.
Non seguire i principi base dell'allenamento sportivo
La conoscenza dei principi dell'allenamento sportivo è uno strumento indispensabile nel processo di preparazione. A volte non li conosciamo o li dimentichiamo però la corretta applicazione dei principi ci darà una struttura ottima per raggiungere le prestazioni desiderate. Per questo motivo, i principi come recupero, progressione, pesi ecc... sono da sapere se vogliamo ottenere le ottime prestazioni.
Non valutare le prestazioni attraverso un test di fronte ad uno specifico adattamento fisiologico
È molto importante valutare la nostra condizione fisica attraverso un test, per analizzare, in modo più preciso e tecnico, la forma fisica reale di ognuno di noi. Pertanto, se alleniamo in modo specifico la nostra Massima Velocità Aerobica (MVA) dovremo fare un test specifico per valutare e controllare questo parametro.
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Non realizzare un controllo medico adeguato
Anche se, oggigiorno, quasi tutti gli atleti sono consapevoli della necessità di sottoporsi ad un'adeguata visita medica; ancora c`'e una grande parte che non lo fa. Uno dei principali motivi per la pratica dello sport sia migliorare la salute, e, allo stesso tempo, alcuni lo fanno in un modo insicuro, senza avere una conoscenza esatta delle loro capacità. Realizzare un controllo medico può aiutare a delimitare le zone di allenamento e così raggiungere una efficienza molto più alta nella preparazione.
Copiare gli allenamenti di altri atleti o di atleti professionisti
A volte, la grande motivazione degli atleti popolari e la loro non conoscenza dei processi degli allenamenti e le pianificazioni, fa che loro prendano come riferimento gli allenamenti degli atleti d'élite. Il criterio usato in tantissimi casi è una riduzione dell'intensità dell'allenamento e del suo volume rispetto agli atleti di alto livello. Questo errore è troppo comune e va contro il principio della personalizzazione dell'allenamento.
Un corridore popolare non avrà la stessa basi di allenamento che un atleta professionale, neanche la capacità di recuperazione e molto meno i loro adattamenti fisiologici
Arrivati a questo punto, è necessario sottolineare che si possono raggiungere gli obiettivi personale attraverso diversi percorsi. Cioè, un corridore di mezza maratona può migliorare i suoi dati da vari fattori: miglioramento dell'economia di gara, miglioramento della velocità associata alla sua soglia anaerobica, ecc.
Ognuno deve seguire il proprio allenamento e preparazione per migliorare la sua performance; non esiste una ricetta magica unica per tutti.
Non chiedere consiglio di un professionista qualificato
Al giorno di oggi non è difficile trovare le scarpe da gara, orologi GPS, abbigliamento tecnico e accessori e complementi per le attività sportive. Quello che è più difficile è, per gli atleti popolari, chiedere consiglio ad una persona qualificata.
Molti atleti dedicano tempo alla loro preparazione fisica, però senza l'aiuto di un professionista. In tantissimi casi, questi atleti sono autodidatti, e seguono i mantra come "no pain no gain" che, sicuramente e in un breve periodo di tempo, provocherà più pain che gain. Per questo motivo, gli atleti popolari dovrebbero avere in considerazione l'importanza di essere sotto la supervisione di una persona qualificata. Così, la pratica dello sport sarà molto più sicura ed efficace.
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