Alle 20:30 del 31 agosto 2024, da Piazza San Zeno, ha preso il via l’ASICS Trail delle Mura di Verona, un Urban Trail organizzato dal Vrm Team Asd e da Asics. Noi di RUNNEA eravamo presenti e siamo lieti di raccontarvi la nostra esperienza. Abbiamo avuto il privilegio di immergerci in una città straordinaria, scoprendone scorci poco noti e angoli suggestivi, lontani dai consueti itinerari turistici. Questo evento ha saputo sfruttare appieno il patrimonio urbanistico di Verona, permettendoci di vivere un urban trail ottimamente organizzato, che a fine estate ci ha regalato l'emozione di una vacanza prolungata.
Un percorso tra storia e architettura iconica
Il percorso si è sviluppato attraverso il centro storico di Verona, toccando alcuni dei suoi luoghi simbolo più iconici.
L’ASICS Trail delle Mura è senza dubbio un evento rinomato, capace di unire sport, storia e bellezze architettoniche in un’unica esperienza, rappresentando quel connubio ideale che ogni runner ricerca: una corsa tra strade asfaltate, tratti sterrati, scalinate e sentieri. Un’occasione unica per apprezzare Verona, scoprendo i suoi angoli più affascinanti e magari meno conosciuti, oltre a poter ammirare il fiume Adige da una prospettiva insolita.
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Vai al Shoe FinderArrivo a Verona e preparativi pre-gara
La sera di sabato 31 agosto, Verona si è trasformata in uno scenario mozzafiato, illuminato dai partecipanti che hanno corso per le vie cittadine. Siamo arrivati con calma nel pomeriggio per immergerci nell'atmosfera pre-gara, che ci piace sempre vivere appieno, visitando il village nei pressi della partenza in Piazza San Zeno.
Durante il pomeriggio abbiamo avuto il piacere di incontrare alcuni amici milanesi e membri del team Asics FrontRunner, così come di scambiare due chiacchiere con i trainer di ASICS, tra cui Aldo Giordano, che ci ha presentato le caratteristiche delle nuove scarpe da trail del marchio giapponese.
Presentazione delle scarpe da trail: innovazione e tecnologie
Abbiamo iniziato con il modello di punta, la MetaFuji Trail, una scarpa ad alte prestazioni ispirata alla MetaSpeed, apprezzata per velocità e reattività. Questa versione è stata adattata alle esigenze del trail running, con importanti modifiche rispetto al modello precedente. La tomaia, rinforzata con un materiale chiamato Pebax Yarn, è leggera ma resistente.
L'intersuola è composta da due strati: il FlyteFoam Turbo, leggero e reattivo, e il FlyteFoam Blast Plus, più denso. Tra i due è inserita una piastra in carbonio, modificata per aderire meglio ai movimenti laterali tipici del trail. Infine, il battistrada in ASICS Grip, rinomato per la sua aderenza anche sul bagnato, è stato migliorato con un trattamento anti-fango per massimizzare trazione, sicurezza e velocità sui sentieri.
La gamma trail: versatilità e comfort per ogni terreno
Ci è stata presentata anche la ASICS Gel Trabuco 12, forse la scarpa più versatile della gamma trail di Asics, dotata della tecnologia FlyteFoam Blast, una mescola morbida e reattiva. Il battistrada in Asics Grip garantisce prestazioni ottimali su tutte le superfici, soprattutto in condizioni di bagnato.
La tomaia, traspirante e protettiva, è rinforzata nei punti strategici come l’avampiede e il tallone, offrendo comfort sia per trail brevi che di lunga durata. Un pratico elastico permette di fissare i lacci, evitando distrazioni durante la corsa.
Protezione e comfort: Il modello Trabuco Max 3
L’ultima novità presentata è stata la ASICS Trabuco Max 3, parte della famiglia Trabuco, progettata per offrire protezione e comfort eccezionali. Con mescola Blast Plus, più leggera rispetto alla precedente, e un profilo alto per una maggiore sensazione di comfort, questa scarpa è dotata di una tomaia a doppio strato incrociato che favorisce la traspirazione e impedisce l’ingresso dei detriti. Anche qui, il battistrada ASICS Grip assicura massima trazione e resistenza in qualsiasi condizione atmosferica.
Un village animato e un'atmosfera festosa
Nel pomeriggio, il village si è animato di runner locali e partecipanti “forestieri”, colorando la piazza con magliette vivaci e creando un’atmosfera festosa. Gli organizzatori hanno offerto la possibilità di partecipare non solo all'ASICS Trail delle Mura di 17 chilometri, ma anche al Family Night Trail, una corsa non competitiva di 8 chilometri, aperta a tutti e senza necessità di tesseramenti o certificati medici. Questo percorso ha permesso a famiglie e appassionati di godere delle vie del centro storico, partendo sempre da Piazza San Zeno.
TOP VENTAS ASCIS
Zapatillas trail running más vendidas de ASCISLa partenza della gara: un viaggio notturno per le vie di Verona
Alle 20:30, con le torce frontali accese, abbiamo dato inizio alla gara, affrontando i 17 chilometri di un itinerario che celebra la storia e il fascino della città. Il percorso, caratterizzato da strade asfaltate, tratti sterrati, scalinate e sentieri, ha seguito il tracciato delle antiche mura di Verona.
La prima parte, di circa due chilometri, ci ha condotto dal centro storico alla Basilica di San Zeno, passando per Castelvecchio e il ponte sull’Adige fino a San Giorgio in Braida, mentre calava una fresca notte di fine estate. Dopo circa cinque chilometri abbiamo trovato il primo punto di ristoro, in stile trail, dove abbiamo potuto riempire le borracce.
Successivamente, il percorso ci ha portato lungo le “lasagne” austriache, stretti viottoli di ciottoli e pietre scavati nel tufo dagli austriaci e protetti da alti muri, che servivano come accesso ai forti sulle colline. Abbiamo proseguito fino a Forte San Mattia e alla sorgente Sommavalle, nella zona più alta della Valdonega, per poi affrontare una discesa tra gli ulivi, su un terreno scivoloso e irregolare che richiedeva molta attenzione.
Dopo aver attraversato un percorso tecnico e misto, comprendente sterrato, asfalto, arrampicate e discese, abbiamo raggiunto il secondo e ultimo punto di ristoro al dodicesimo chilometro. Da lì abbiamo continuato lungo i bastioni austriaci, per poi scendere le scalinate da Castel San Pietro fino al fiume Adige, che abbiamo costeggiato su un emozionante tracciato. Il traguardo ci aspettava nuovamente in Piazza San Zeno, dove abbiamo ricevuto la medaglia da finisher e trovato un meritato ristoro.
Fatica e bellezza in una notte indimenticabile
Questa gara è stata impegnativa ma straordinariamente gratificante: correre di notte, con la sola luce della torcia frontale, richiedeva attenzione sia per i vari tipi di terreno che per le insidie della notte. Ma la vista mozzafiato su Verona illuminata, dall’alto e nella sua veste notturna, ha ripagato ampiamente ogni sforzo.
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