Adidas Ultra Boost

7.6
SCORE

Prezzo originale Adidas 180,00 €

Da 107,30 €



Caratteristiche

Genere
Uomo
Donna
Peso
310 gr
Drop
10 mm
Ammortizzazione
Alto
Costituzione
Medio
Impronta
Neutro
Superficie
Asfalto
Uso
Varie
Ritmo
Medio
Alto
Piede
Normale
Appoggio del piede
Tallone
Colore
Blanco
Morado
Negro
Anno
2015
  • Leggerezza
    9.0
  • Ammortizzazione
    10.0
  • Flessibilità
    9.0
  • Risposta
    9.0
  • Stabilità
    8.0
  • Grip
    8.0

Foto Adidas Ultra Boost

1 / 7

Sembrava che fosse già stato inventato tutto ma non c'è nulla di più falso. Adidas Running ha infatti arriva con l'innovazione creando una sua nuova versione di Ultra Boost che di certo non lascerà indifferente nessun amante della corsa.

Il 2013 è stato l'anno che ha visto arrivare la rivoluzionaria tecnologia di ammortizzazione BOOST che ha segnato letteralmente un prima e dopo mentre si fa jogging, dando origine ad una nuova era dello sport. Ora, nel 2015, il nuovo cambiamento ha un nome proprio ancora più forte: Ultra BOOST.

Correre come non hai mai fatto fino ad ora: questa è la sensazione che proverete calzando questo nuovo modello della società tedesca. E il nuovo BOOST Ultra è in grado di adattarsi in modo intuitivo ad ogni passo, ottenendo il massimo ritorno di energia per ogni spinta e garantendo sostegno e comfort adattativo per chilometri e chilometri.

La tradizionale suola EVA scompare completamente in questo innovativo design di scarpe nel quale Adidas ha scelto di aumentare del 20% l'ammortizzazione rispetto al BOOST tradizionale, garantendo un contatto più diretto col suolo durante i movimenti. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che nel suo sviluppo sono state impiegate le tecnologie più avanzate del momento come il formato ARAMIS 3D, un efficace sistema di studi di analisi e durata utilizzato già dalla NASA, Audi e Boing, solo per citare alcune tra le aziende più famose al mondo.

adidas Ultra BOOST

Tessuto PRIMEKNIT rinnovato

Un altro dei temi più rilevanti che non può di certo passare inosservato in questa nuova avventura Adidas, è nella tecnologia PRIMEKNIT, un sistema completamente rinnovato con l'idea di raggiungere nuovi obiettivi di sostegno, comfort e stile.

In questo senso, l'innovativo modello Ultra BOOST PRIMEKNIT fornirà un supporto incredibilmente confortevole nelle parti in cui il piede tende a sfregare maggiormente, ed un altro "adattivo" che si estende ovunque ne abbiate bisogno. Il risultato non è altro che una calzatura che garantisce in qualsiasi momento il massimo comfort, evitando fastidiose vesciche e persino il fastidioso attrito tipico di moltissimi altri tipi di scarpe.

"Ogni tecnologia presentata in Ultra BOOST è stata costruita per completarsi a vicenda con tutte le altre, fornendo una notevole capacità di adattamento che permette di sentire la calzatura come creata su misura", dice Ben Herath, vice presidente in carica del comparto design di Adidas.

Ma le caratteristiche più importanti del BOOST Ultra non finiscono qui. Tra le sue sezioni più avanzate si trova lo Stretch Web, il nuovo sistema unico nel suo genere che permette alla scarpa Adidas di allungarsi ed adattarsi a seconda del movimento del proprio piede. La suola Strecth Web, inoltre, è dotata di un disegno a fori elastici che migliora ed amplifica tutte le qualità e l'energia di BOOST.

adidas Ultra BOOST

Corsa più fluida e controllata

Un altro dei punti di forza di Ultra BOOST è presente nel retro della scarpa, nella parte del tallone. Con l'accurata produzione di una struttura particolare che funge da contrafforte è stato infatti ottenuto un tallone più comodo che libera il movimento naturale del tendine di Achille. A questo si aggiunge anche il nuovo plantare leggero come una piuma che si adatta alla forma naturale del piede. La sensazione trasmessa a chi indossa le nuove Adidas Ultra BOOST è quindi quella di essere state realizzate su misura.

Il sistema TORSION® SYSTEM è pensato per funzionare seguendo una doppia densità ed è incorporato nella base della scarpa. Questo sistema aiuta il movimento tra l'avampiede ed il tallone affinché le due parti godano di una maggiore indipendenza, favorendo stabilità alla parte superiore del corpo. In sostanza, con la spinta di Ultra BOOST si ha la sensazione di una corsa piú controllata e sicura.

Adidas Ultra Boost

adidas ultra boost fotos

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Review da Adidas Ultra Boost

1 novembre 2017

8.3

La Adidas è tornata ad ottenere il centro dell'attenzione per gli amanti del materiale da running con una grande calzatura ( forse la migliore della storia)

zapatillas adidas ultraboost

Le Ultra Boost sono state presentate con il prestigioso titolo de "La miglior calzatura della storia", ma lo sono? Ovviamente la mia risposta è no, ma non perchè non lo sono ma solo perchè mi risulta qualcosa di impossibile perchè come ho già commentato molte volte nessuna scarpa è totalmente buona o cattiva in sè perchè dipende da molti fattori che io potremmo sintetizzare in quello che io chiamo " il triangolo della scarpa" ossia quello formato da calzatura, utente e contesto.

Cioè, non esiste un "Santo Graal delle calzature" che serva per tutti e tutto ma, in funzione del profilo del runner, del tipo di uso destinato alla scarpa e alle condizioni che regolano quest'uso potranno andare meglio queste o quelle calzature. Ma in effetti, in alcuni casi è anche possibile che la calzatura che meglio si presta al profilo sia una che è teoricamente inferiore a molte altre ( e non sarebbe la prima volta che la scarpa che più uso nei miei rodaggi sia una calzatura "semplice di gamma media" che però è capace di fornire autentiche prestazioni di livello superiore).

Ovviamente la denominazione " la migliore della storia" è una mera trovata pubblicitaria e coloro che si sono limitati a criticare o a disprezzare le UltraBoost, non hanno fatto solo che perdere tempo perchè nessuno con una minima conoscenza del mondo del running ha pensato che potesse essere una frase veritiera piuttosto che un semplice slogan. Lo sviluppo che ha raggiunto il lancio di questa scarpa, che è stata prodotta meno di un mese fa, è stato impressionante, probabilmente al pari de quando è stato commercializzato il Boost due anni fa.

Ciò nonostante, ciò che maggiormente ha attirato l'attenzione., è che l'Adidas ha continuato a mantenerlo segreto praticamente fino al momento del suo lancio ed è stata capace di ripetere la stessa cosa avvenuta con il lancio mondiale del sistema Boost quando non fu svelato nulla sulle calzature fino alla settimana precedente al lancio. Sembrerà una sciocchezza, ma se contiamo la quantità di persone che interviene del disegno delle calzature, nel suo sviluppo, la promozione, le prove etc è davvero allucinate che si riesca a mantenere il segreto quindi tanto di cappello per la Adidas.

Detto ciò, andiamo al sodo e a a guardarle nel dettaglio così che possiate giudicare voi se son degne di nota o meno. Per cominciare un taglio , e non ci sono dubbi, originale come poche e con molte cose tremendamente innovative e non viste finora.

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Intersuola e ammortizzazione

Per l'intersuola delle Ultra Boost hanno puntato tutto sul Boost, se la sono giocata tutta su questo materiale visto che il 100% di essa è costituita da questo materiale. Essendo puristi, non può essere che un 100% assoluto perchè c'è qualche parte in più come vedremo tra poco, ma non è che vogliano annoiarci con la matematica e accettiamo il fatto che il 100% boost sia praticamente reale.

Come sa la maggior parte di voi, il Boost non è un derivati della EVA ma è una materiale plastico espanso formato da piccole capsule nelle quali c'è aria che le dà l'apparenza del polistirolo che a qualcuno può fare anche piacere, ma che in realtà non ha niente a che fare con questo materiale se non per i puntini.

È molto leggero, molto morbido e molto gradevole al tatto, ma credo che la cosa più importante sia la sua straordinaria resistenza ( è poco meno che indistruttibile, al meno con le aggressioni abituali della corsa come abrasioni, colpi, compressioni, etc) e si comporta ugualmente indipendentemente dalle condizioni esterne( se stiamo a zero gradi o a quaranta all'ombra le sensazioni sono praticamente le stesse), non ha bisogno di un tipo di rodaggio in quanto risulta essere già pronta dal primo chilometro ( cioè è uguale dal primo giorno che la metti e in ciascuna uscita che fai), ha molta risposta ( anche nonostante la sua grande ammortizzazione)

Non è il "Santo Graal" dei composti dell'intersuola ma poco le manca e al momento è uno dei migliori che ci sono sul campo ( se non proprio il migliore). In linea di massima, l'unica critica che farei è che puntando tanto sull'ammortizzazione si richiede l'intervento di altri elementi per dare stabilità alla calzatura. In altri modelli si è ricorso a strati o canali di EVA più dura, al Torsion nell'arco plantare, per dare stabilità alla scarpa. In questo caso non c'è EVA, ma si è fatto ricorso al sistema Torsion sebbene non è un sistema come abbiamo visto in altri modelli Adidas, ma piuttosto un sistema speciale, o meglio, differente.

zapatilla adidas ultraboost

È un supporto in plastica che compare nella parte interna del tallone ( che sale di un cm circa e si infila a circa un cm e mezzo) e si prolunga fino alla zona centrale dove una specie di ponte si rinforza con una struttura centrale (la parte scura che vediamo) per darle maggiore resistenza e che alla fine ritorna verso l'interno, solo che ora non finisce sui laterali della scarpa.

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Il supporto in plastica grigia non è eccessivamente rigido ma semplicemente si limita ad offrire una certa resistenza e aiuta a produrre un certo effetto a molla ( o balestra), la rigidità viene data soprattutto da questo supporto scuro che evita il piegamento verso l'arco plantare e che abbia un buon effetto catapulta verso avanti. La resistenza alla torsione è lieve, il che comporta molto dinamismo, ma penalizza molto la stabilità.

Le altezze sono di 28 mm per il tallone e 18 per la punta ( con un differenziale di 10 mm), più 4 mm della soletta. Sono misure che stanno nella media delle sue rivali e molto positive perchè non richiedono adattamento e nemmeno danno fastidio a coloro che hanno una buona tecnica.

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Inoltre, la consistenza morbida piace a chi ha bisogno di scarpe che trottino o per chi vuole godere di una buona esperienza e grazie alla curva marcatissima alla fine delle scarpa, sicuramente chi corre con voglia "uscirà di corsa".

Il disegno dell'intersuola non ha curvature e nemmeno buchi o altro, semplicemente ha un ingrossamento nella metà inferiore che le permette di avere un certo sostegno per garantire un po' di stabilità senza ricorrere a strutture che possano farla diventare più rigida del previsto.

Dico "del previsto" perchè a livello di flessibilità è impressionante e poche scarpe da allenamento adatte a sostenere i pesi che reggono le Ultra Boost e con questo spessore dell'intersuola hanno questa flessibilità. Non è che ne abbia chissà quanta, ma comunque si curva in modo progressivo, senza bruschi tagli il che spiega la grande dinamica anteriore che ha.

zapatilla Adidas Ultra Boost

Suola

Nell'intersuola, visto che il Boost è gia noto, l'innovazione sta nel fatto che abbiamo qui un 100% Boost però per la suola hanno rischiato con qualcosa che sta ottenendo opinioni positive come rifiuti quasi in parti uguali perchè questa ha un rendimento ed un comportamento un tantino peculiare.

Il design è spettacolare e innovativo e lussuoso in molte occasioni, ma ci sono altri elementi che non sono proprio il top o per lo meno non quelli che ci si aspetterebbe per una calzatura che aspira ad essere la "migliore della storia". L'elemento più degno di nota è la Stretch Web Outsole, che è come è stata denominata questa suola a forma di ragnatela ( lasciamo questa definizione che magari è un po' più bella di "quadrettata").

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Per disegnarla e decidere che forma darle, dove posizionare gli incroci, la dimensione e la forma dei buchi etc si è ricorso non so a quante analisi del tipo di appoggio dove si è studiato come si deformava questa parte durante il ciclo d'appoggio di diversi runner e con questo hanno voluto fare una suola che funzionerà in concordanza con tutto il resto della scarpa e che si deformerà come vuole il piede.

In realtà questo studio in 3D è stato fatto con l'intera scarpa, non solo con la suola e, come vedremo, nella parte della tomaia il risultato è spettacolare. È un delle calzature con il miglior rapporto spessore/flessibilità e quando corri sembra surreale quanto si modella al terreno aldilà dello spessore che hai sotto ai piedi. Inoltre, essendo uno strato di gomma non indurisce il senso globale dell'ammortizzazione, si deforma e si adatta molto bene al terreno.

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Come contropartita ha la durata, che magari non è proprio il suo punto di forza. Non è così pessima come alcuni hanno detto o almeno non per i runner con una tecnica minimamente decente ( chi corre rastrellando il suolo è un'altra cosa). Nonostante ciò, un punto da migliorare nelle future versioni è proprio questo: la durata della suola.

Un altro punto è forse anche il grip, non perchè machi del tutto, ma perchè con questo disegno ci sono posti in cui è garantito e posti in cui viene un po' a mancare. Negli incroci si sono dei tasselli che sembrano delle "toppe" di gomma nelle unioni tra le strisce.

Diciamo che funzionano come tasselli, ma in superfici molto piane come i mattoncini dei marciapiedi fanno perdere alla scarpa la superficie d'appoggio poichè, sebbene si comprima, ognuno ha vicino un'apertura ( da dove si vede il Boost) che se la suola è bagnata tende a far scivolare, almeno all'inizio.

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Nel terreno asciutto, in terra compatta e così via vanno molto meglio di ciò che si sperava al vedere questa suola che si pensava potesse funzionare solo su asfalto, ma sul tema del bagnato si dovrebbe un po' lavorare e vedere come risolverlo. Immagino che non sia facile in quanto non vale poter dire " aggiungessero la gomma Continentale" oppure " potrebbero aumentarne lo spessore", poichè questo andrebbe ad intaccare la flessibilità della suola. Sicuramente ci staranno lavorando e il giorno che troveranno una soluzione sicuramente la vedremo nelle Ultra Boost e nelle Energy Boost 2. Giusto per curiosità, nella punta è stata lasciata una grande parte coperta per migliorare il grip e nel tallone, allo stesso modo, lasciando anche uno strato per chi appoggia prima il tallone.

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Tomaia e base

La tomaia delle Ultra Boost è spet-ta-co-la-re e chiama l'attenzione di tutti, sia di coloro che se ne intendono del mondo delle calzature che di chi no. Certamente ha alcune zone che potrebbero sembrare strane ( per esempio il collare), ma è uno delle migliori tomaie che ho provato.

La base è il PrimeKnit, una tecnologia che a molti non suonerà nuova per la famosa diatriba tra Adidas e Nike per i trascorsi sul PrimeKnit e FlyKnit. Si assomiglianom la filosofia è la stessa, ma dicano ciò che vogliono, sono come dicono i bambini "uguali ma diversi" quindi non capisco questo tanto rumore per nulla. In effetti si potrebbe estendere la cosa anche a molte altre marche che stanno facendo cose simili ed è meglio che si finiscano queste cavolate e che ogni marchio si metta a migliorare ciascuno le proprie tecnologie che tanto è ciò che interessa agli affezionati alle calzature.

Il PrimeKnit è molto semplice come principio: fare una tomaia di un solo pezzo tessendo e intrecciando i fili giocando con i tipi di trame, spessori ed altro in funzione della zona e del risultato finale.

In questo modo, possiamo notare un tessuto traforato, aperto ed elastico sulla parte delle dita e nella linguetta, una zona più chiusa sulla punta e nella zona dell'alluce, una specie di linee o nervature. È incredibile che una macchina possa arrivare a fare tutto ciò ed è ancora più impressionante vederlo fare in diretta grazie ai video proposti.

In questo modo si assicura una calzata naturale, come una seconda pelle, poichè al non avere strutture rigide, si mimetizza con la pelle ma con il vantaggio che non opprime i piedi come le tomaie strette. Inoltre la traspirabilità non è male come succede quando siamo davanti al neoprene e il contatto è tremendamente morbido che anche calzarle senza calzini è davvero una goduria. Inoltre, cosa non da poco, la resistenza all'abrasione non è proprio pessima, riconosco che mi ha sorpreso perchè me la aspettavo peggio e pensavo che sarebbe andata a mancare la protezione di qualche elemento termosaldato anche finto.

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Sebbene la vestibilità sia buona, il PrimeKnit necessita aiuto di strutture esterne e hanno deciso di usare una struttura in plastica simile a quella che è stata usata per esempio nelle Energy Boost 2, con le tre strisce di Adidas unita ciascuna ad un occhiello più uno addizionale

La vestibilità che si ottiene è molto buona e siccome sono anche abbastanza alte dietro, non generano il problema che a molti di noi hanno dato le Energy Boost 2 per la pressione eccessiva nella parte superiore del collo piede, ma ciò nonostante non mi convince il fatto che ci siano solo 4 occhielli, con tutto che la calzate che si ottiene è comunque buona poiché stringe quanto basta e si comportano in modo indipendente.

zapatilla Adidas Ultra Boost

La zona del tallone è un po' diversa e all'apparenza può sembrare un po' fatta male, non per la cattiva qualità ma perchè resta più sgualcita, come quando le togli dalla valigia dopo un viaggio.

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Però, quando le indossi ti dimentichi perchè il contrafforte posizionato avvolge il tuo tallone come se fosse stato creato apposta per te e la vestibilità del collare e tanto buona quanto la cosa migliore di tutta la tomaia. È, unitamente a quello delle Speedform ( qualunque delle sue versioni) la migliore calzabilità del collare che ho provato finora: elastico, stabile più che libero e così via. Possono trovarvi difetto coloro che preferiscono calzabilità contuntendi del tipo trail running e alcuni delle vecchie Adidas ( come ad esempio le Adizero Boston 3).

Il contrafforte è esterno, molto curvato per avvolgere il tallone e fa una specie di curva doppia più che finire tagliato nella zona del tendine di Achille, qualcosa che mi ha lasciato scettico all'inizio pensando che non potesse andare a avvolgere come si deve, ma che poi mi ha fatto intendere che l'apparenza inganna. Avvolge molto bene tutto il tallone e non si muove affatto quando corri perché avvolge bene nei laterali.

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Questa cosa del collare fa salire molto il livello della comodità perché è come un calzino: imbottito, morbido e si piega esattamente come l'elastico di un calzino e inoltre, la linguetta chiude perfettamente e l'ultima cosa a cui pensi è che hai indossato una scarpa poiché ti fa pensare di avere indossato un calzino ( quante volte ho ripetuto la parola "calzino" in questo paragrafo? Ma così è chiaro come avvolge e calza questa zona? )

zapatilla Adidas Ultra Boost

Sebbene possiate notare una zona del tallone di achille e della linguetta più alta, non dovete preoccuparvi che non vi darà problemi. E non ha difetti questa scarpa? Sì, che non ha elementi rinfragento ed un occhiello addizionale... ma non può essere tutto perfetto, no?

zapatilla Adidas Ultra Boost

Per quanto riguarda la base, a molti ho sentito dire che vanno giuste, che stringono e quando ho domandato se entrassero giuste o piccole hanno cambiato apprezzamento. Occhio, che non è la stessa cosa e sebbene sia vero che vanno strette ai piedi, non calzano piccole o sono strette, ma fatto sta che per funzionare il PrimeKnit le calzature devono essere su misura con il piede. La cosa buona è che cede così che in realtà arrivi ad avere spazio e quindi non c'è bisogno se non di mettere ma mano dentro e afferrare la zona delle dita per vedere fino a che punto cede.

zapatilla Adidas Ultra Boost

In generale, le dimensioni sono medie, non amplie, ma nemmeno piccole e quindi direi che possono adattarsi praticamente a qualsiasi piede, sia grosso che sottile. A lungo andare così, a metà tra il normale e il giusto, pensandoci bene forse me le proverei bene per vedere se non sia necessaria una taglia in più ( io non avrei avuto bisogno di prendere quel mezzo numero in più che poi me le lascia più larghe di ciò che mi piacerebbe).

Forse lascerebbe solo in dubbio la zona del tallone per coloro che preferiscono una calzata più stretta, però è più una sensazione che una reale mancanza.

Dinamica

Ecco qui il fulcro della situazione e nuovamente ritornano ad essere delle calzature con comportamento "doppio" o, almeno, con un comportamento diverso secondo ciò che valutiamo.

Tremendamente ammortizzate, una barbarità delle più morbide che ho trovato, ma non un tipo di morbido gommoso del quale non vale nulla, ma piuttosto uno che ti avvolge come ovatta e poi si converte in risposta, cosa che è positiva e che dovremmo ricercare quando andiamo a correre perché è proprio questa morbidezzache poi ti fa sentire "inchiodato".

La risposta potrebbe forse essere collegata nella nostra tecnica di corsa, chi ha un appoggio più pesante, di quelli che appoggiano prima il tallone e affondano molto, sicuramente potranno sentirsi meno costretti, ma il runner che ha una buona caviglia reattiva, probabilmente può fungere da blocco questa flfuidità che hanno le Ultra Boost perchè, senza arrivare ad essere una Energy Boost 2, ruota molto bene verso avanti e alla fine della punta curvata lancia rapidamente il piede in avanti

zapatilla Adidas Ultra Boost

Ovviamente, il fatto che il Boost sia totale toglie parte del successo che hanno le Energy Boost 2, ma risultano essere più rapide di quello che sembra. Non ostante non siano delle calzature per affrontare ritmi superiori ai "4'/Km" ma per quelli più o meno vicini a questo limite, alla fine tutto ciò che si richiede a queste calzature è un comfort molto alto.

Il peso inganna poichè sulla bilancia segnano 297 grammi( le dichiarano 323 ma per la misura 9 USA abbiamo costatato che non arrivano a 300 grammi) ma pesandoli con mano, concretamente, sembrano molto più leggere, più o meno sui 250 grammi, come per la maggior parte delle miste. Fondamentalmente è per come calzano, come flettono etc che si gradisce perchè questi grammi in più alla fine si trovano nel fondo e la struttura in sè risulta vere una buona vestibilità, durata etc..

zapatilla Adidas Ultra Boost

Per ciò che concerne i tipi di terreno,stando a ciò che abbiamo già detto nella sezione dedicata alla suola, salvo per il suolo liscio bagnato, si presta bene a quasi tutti i tipi di terreno con un grip abbastanza buono e abbastanza versatile che ci permette di poterle utilizzare semplicemente per uscire a fare una passeggiata senza pensare su quali tipi di terreno andare poi a camminare. E per quel che riguarda il tipo di appoggio, non sono il top per la stabilità o, almeno, non si vanno ad opporre ad un qualche tipo di pronazione, vanno meglio per i runner che non hanno bisogno di un sostegno addizionale.

zapatilla Adidas Ultra Boost

Tipo di runner

Runner dall'appoggio neutro fino agli 80-85 kg che vogliono delle scarpe con molta ammortizzazione che sia allo stesso tempo reattiva, flessibile e versatile in quanto a ritni ( da 3'45'''/km - 4'/km) che servano per allenamenti "tranquillli" e , al contrario, per darci dentro che restino strette al piede e che si comportino bene in una grande varietà di terreni.

zapatilla Adidas Ultra Boost

Pro

  • Tomaia: vestibilità, traspirabilità, adattabilità spettacolari
  • Versatile nei ritmi
  • Flessibilità
  • Ammortizzazione: molta, morbida ma con molto rimbalzo
  • Comportamento del Boost in condizioni climatiche avverse

Contro

  • Suola: grip in determinate superfici e durata
  • Potrebbe alleggerirsi un po'
  • Stabilità da migliorare

Prestazioni

  • Leggerezza: 7
  • Ammortizzazione: 9
  • Flessibilità: 9
  • Respuesta: 8
  • Estabilidad: 7
  • Agarre: 7

Opinioni di Adidas Ultra Boost

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Adidas Ultra Boost sono al 274 posto nella classifica delle migliori scarpe running.

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