Altra KIng MT

7.0
SCORE

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La nostra selezione

Prodotti da Altra relativi a questa ricerca

Servizi

Leggerezza
7
Ammortizzazione
8
Flessibilità
8
Risposta
9
Stabilità
8
Grip
9

Caratteristiche delle KIng MT

Genere Uomo , Donna
Peso 289 g
Ammortizzazione Neutro
Costituzione Leggero , Medio
Impronta Neutro
Superficie Trail
Uso Gara
Ritmo Medio , Alto
Piede Normale
Appoggio del piede Punta
Anno 2017

Le scarpe Altra King MT sono la nuova proposta della firma nordamericana sul catalogo relativo al trail running. Un modello totalmente nuovo e con prestazioni eccellenti per le corse brevi su terreni irregolari, indicate specialmente per affrontare le difficoltà e le esigenze dei chilometri verticali. Grazie al design leggero, ma allo stesso tempo aggressivo, queste scarpe offrono un equilibrio ideale tra velocità e rendimento.  

Design esteriore delle Altra King MT

L'esterno delle Altra King MT è pensato per garantire protezione e  resistenza nel tempo. Alcune termo saldature sintetiche ricoprono le zone laterali e la punta della scarpa, garantendo una struttura più solida al modello. Alcune sezioni in tessuto consentono la ventilazione affinché i nostri piedi rimangano freschi durante tutta la corsa. Inoltre, grazie alle caratteristiche di questo tessuto superficiale, le Altra King MT riescono ad essere anche resistenti all'acqua.

Le scarpe si chiudono con due sistemi diversi. In primo luogo grazie a un classico intreccio di lacci posizionati in modo tale da garantire un sostegno migliore e una sensazione di estrema comodità. L'altro sistema è invece rappresentato da un velcro, collocato approssimativamente nella zona del collo del piede, il quale consente un condizionamento personalizzato della scarpa a seconda delle nostre necessità. In questo modo, ad esempio, possiamo ottenere un assestamento più morbido nelle salite e, subito dopo, stringere con facilità le scarpe per affrontare i terreni in discesa.  

La linguetta e il collare sono costruiti con un materiale imbottito che rende la scarpa più comoda e rafforza la sezione della regolazione. Il collo dal profilo basso si adatta perfettamente al perimetro della caviglia, sebbene questa possa restare scoperta e, dunque, meno protetta. Ma se pensiamo che utilizzeremo queste scarpe su terreni irregolari, questa caratteristica risulta essenziale per la comodità del nostro piede, in quando il disegno anatomico del collare ci garantirà una maggiore libertà di movimento.

Ammortizzazione delle Altra King MT

All'interno della suola delle Altra King MT è presente un materiale totalmente nuovo: Altra EGO. La differenza di questo materiale con altri utilizzati nelle edizioni precedenti  di  Altra Running è che la tipologia EGO offre una risposta migliore durante la performance, dando come risultato un'ammortizzazione maggiore senza aumentare la densità del materiale

Come in tutte le edizioni, le Altra King MT mantengono il drop zero. Ciò vuol dire che lo spessore dell'intersuola è uguale sia nella sezione del tallone che in quella della punta. In questo modo viene favorita una maggiore percezione del terreno e una maggiore stabilità della scarpa. Per quanto riguarda la densità dell'intersuola, questa ha uno spessore di 12 millimetri, il che assicura un'ottima ammortizzazione sotto i piedi.

Suola delle Altra King MT

Le suole delle Altra King MT sono state pensate per adattarsi ai terreni più difficili: hanno un design molto aggressivo costruito con la gomma Vibram Megagrip. Questo tipo di composto, infatti, offre un ottimo livello di presa su diverse tipologie di terreno.

Inoltre, con la presenza di tacchetti di ben 7 millimetri di altezza, queste suole si adattano alle superfici più disparate. Infatti, i tacchetti sono stati disposti strategicamente per non eccedere nel numero totale. Questo consente di mantenere un certo spazio tra di essi, favorendo così la flessibilità della scarpa e, allo stesso tempo, evitando che fango e altri tipi di residui restino incastrati limitando la funzionalità della calzatura. 

Si tratta di un' incorporazione totalmente innovativa nel catalogo di Altra Running. Innovativa tanto per le caratteristiche relative all'utilizzo di nuovi materiali, che continuano a garantire un'eccellente funzionalità su terreni tecnici e difficili, tanto per il suo design leggero, che ti permetterà di conquistare con facilità i tragitti brevi e i così detti chilometri verticali: queste sono le Altra King MT.

Review da Altra KIng MT

Ballerine con presa da felino che vogliono roccia e fango

Lo ADN Altra (Zero Drop y Toe Box "Foot-Shape"), sbarca nei chilometri verticali e nel fell running grazie presa mostruosa della suola Megagrip di Vibram delle nuove King MT: ballerine con presa da felino che vogliono roccia e fango!!! 

Su Runnea ti proponiamo belle «calde» le sensazioni che ci ha lasciato la grande novità della collezione primavera-estate 2017 per il trail di Altra: le Altra King MT. Il nuovo lancio era atteso non solo perché si tratta di un nuovo modello del marchio, ma anche perché quelli del Utah approfittano delle MT per presentare alla società AltraEGO, una nuova tecnologia per la suola interna basata su un composto estremamente leggero e dalla grande reattività. Ti racconteremo delle sue caratteristiche insieme al resto degli elementi più distintivi: la chiusura in velcro per un adattamento rapido e personalizzato sul collo del piede; la suola aggressiva di gomma Megagrip di Vibram; il sistema di tacchetti da 6 mm su una placca di protezione Stone Guard; i supporti di fissaggio già conosciuti nella scarpe di trail della marca in forma di abbottonatura con velcro nella parte frontale dei lacci.   

Tutto questo senza abbandonare l'IDEOLOGIA ALTRA:

Zero Drop

Il tallone e l'avampiede sono alla stessa altezza dal suolo. L'intento è quello di favorire movimenti più naturali del piede, fuggendo dalla iper-protezione dei modelli ammortizzati sul tallone, equilibrando i pesi, i carichi e gli impatti lungo tutte le zone del piede, facilitando l'adozione di una migliore tecnica di corsa. 

Toe Box "Foot-Shape"

Un design della punta nel quale si da totale libertà di movimento alle dita del piede, in contrasto con le classiche punte strette e anguste che comprimono e limitano il lavoro naturale delle dita e delle piccole articolazioni del piede. Altra aumenta la distanza della zona più ampia dell'avampiede, tra la testa del primo e del quinto metatarso, affinché le dita comandino sulla scarpa e non sia la scarpa a modellare e condizionare la posizione delle dita. In questo modo, si cerca di mantenere il pollice dritto e ben orientato al fine di potenziare la sua azione nella fase di propulsione.  

E così, pur sapendo che non è un modello che si adatta alle mie caratteristiche e necessità, non vedo l'ora di provare ai miei piedi i concetti rivoluzionari introdotti da Altra nella punta di lancia dell'innovazione nel'ambito del calzature sportive. Quindi, godiamoci questo soffio di aria fresca a fronte di reiterati processi di fabbricazione classici e standardizzati. 

La prima sensaziona fin dai primi passi e falcate con le King MT è che sono di una comodità e leggerezza estrema. Danno una grande sensazione di libertà e spazio al piede all'interno dell'orma che resta incollata, molto incollata al suolo. Si sente perfettamente il terreno sotto ai piedi, con un'incredibile trazione e presa. Dall'altro lato, c'è un'ammortizzazione giusta ma reattiva, con un drop che richiede un progressivo adattamento. 

Una scarpa che, analizzandola, è orientata a chi pratica corsa di corta e media distanza (a seconda del peso del corridore e del suo adattamento all'assenza di drop) e che, per la sua leggerezza, profilo basso, sensibilità, reattività (una volta comprovato il suo adattamento e l'agilità), con una suola potente e aggressiva, può essere ideale per chilometri verticali, brevi gare tecniche e con un discreto dislivello positivo e per il classico feel running inglese. Insomma, vogliono roccia e fango!!!

Possono costituire una buona alternativa di mercato alle NB Vazee Summit 2, che sto già testando e che ti recensirò su Runnea.com tra poco, alle Sportiva Bushido o alla saga Speedcross di Salomon.

Sono disponibili in due modelli maschili a 150 € e in uno femminile allo stesso prezzo, con il vantaggio di poter contare con la filosofia di Altra nel differenziare e adattare i sui modelli da donna alle caratteristiche peculiari dell'anatomia del piede femminile. 

Suola interna e ammortizzazione

Sebbene abbiano la stessa filosofia dello Zero Drop di tutti i modelli della marca, le King MT presentano una delle altezze minori per le suole interne di Altra. I 19 mm di profilo della suola interna sono lontani dai 25 mm delle Lone Peak 3.0 e dai 36 mm della super ammortizzata Olympus 2.0. La scarpa abbandona queste imbottiture ammortizzanti e avvicina il piede al suolo. Allo stesso tempo, cerca di compensare a questa quantità di schiuma inferiore con un nuovo composto AltraEGO, di gran leggerezza e reattività. Riesce nell'intento?

Sottolineo

Per terreni rocciosi e scivolosi, che sono i terreni per i quali sono state disegnate le King MT, sebbene l'ammortizzazione sia leggera, non è necessaria più di tanto. Ciò che apporta il nuovo materiale alla suola interna è una leggerezza e una reattività di cui si può godere durante la percorrenza su terreni simili. Sulla roccia, gli appoggi del piede intermedio e dell'avampiede non richiedono una maggiore deformazione dei materiali, ma una grande capacità di impulsione, soprattutto in terreni fangosi e morbidi. La reattività che offre il nuovo composto AltraEGO fa sì che il ritorno di energia sia più effettivo ed efficacie, affinché lo sforzo muscolare non vada perduto e la tua energia non vada sprecata su un'eccessiva deformazione e un'eccessiva ammortizzazione su questo tipo di terreno. 

Di contro c'è la poca ammortizzazione e lo scarso degli impatti su terreni più duri e compatti, soprattutto a ritmi elevati. Per le mie caratteristiche (appoggio di tallone, 78 kg, tecnica sporca...) è stato abbastanza dura utilizzarle su terreni semplici in maniera comoda e confortevole. 

Tuttavia, mi è piaciuta tantissimo la grande sensibilità che danno sul terreno ad ogni falcata: puoi adattare al millesimo di secondo ogni posizione del piede e adeguarti ad ogni imprevisto in maniera rapida e agile, avendo, ovviamente, una propriocezione ben allenata e adattata al terreno sul quale ti stai allenando. Per correre in  maniera rapida e sicura su terreni rocciosi, scivolosi, dissestati e irregolari sono davvero fantastiche. 

Osservazioni

Avrai bisogno di un periodo di adattamento progressivo al drop 0. Il running natural si basa su un'uguale distribuzione di impatti e carichi su tutta la pianta del piede, levando il ruolo di protagonista al tallone in sfavore del piede intermedio e all'avampiede, ponendo in avanti il centro di gravità per appoggiare il piede in linea con il ginocchio flesso e aumentando la cadenza dei passi fino ai 180 al minuto. Per riuscire ad adattarti senza farti male allo Zero Drop, avrai bisogno, a mio avviso, di un adattamento più lungo delle 6 settimane proposte dalla marca tra i suoi consigli per l'uso, ancora di più se teniamo in considerazione anche le prestazioni di ammortizzazione delle King MT e dei suoi 19 mm di altezza per la suola interna. Inoltre, potrebbe anche essere sconsigliabile modificare il tuo modello di corsa attuale basato sull'utilizzo di scarpe con protezione e ammortizzazione sul tallone dopo i milioni di passi e falcate che hai fatto durante tutta la tua vita e che sono  ben impressi nel tuo cervello con specifiche connessioni neuromotorie che coordinano la tua tecnica di corsa assecondando le tue caratteristiche antropometriche ed esperienze motrici. Un altro caso sono, invece, i corridori novelli o approdati da poco al mondo del running o di recente formazione sportiva, per i quali un adeguato lavoro di tecnica di corsa, con l'aiuto del concetto Zero Drop di Altra, può aiutare a raggiungere questo modello biomeccanico ideale di corsa. Corridori più esperti, con un certo peso corporeo, che non hanno mai lavorato sulla tecnica e non spiccano per avere una tecnica di corsa particolarmente brillante, che hanno magari problemi o lesioni previe al tallone, tendine di Achille o con un accorciamento dell'intera catena muscolare posteriore (tricipite surale, ischio-tibiali, glutei), dovrebbero valutare la convenienza o meno di optare per un materiale che obbliga a modificare un gesto ormai interiorizzato e reiterato durante cento, mille e milioni di passi lungo tutta la loro carriera sportiva. 

Suola

La suola delle King MT riserva molte più sorprese che il resto delle suole Trailclaw che utilizza il marchio americano per la sua gamma di scarpe da trail. La prima è il composto con il quale è costruita, l'incontrastato e prestigioso Megagrip di Vibram, il top di gamma in quanto a presa, trazione e aderenza sia sull'asciutto che sul bagnato degli italiani. La seconda è il design nel quale spiccano i profondi e aggressivi tacchetti di 6 mm di spessore, con una divisione in tre zone ben differenziate: un perimetro con tacchetti a forma di punta di freccia orientati in avanti dal piede intermedio verso la punta, tornando poi indietro dal piede intermedio al tallone; una zona centrale che occupa il tallone e tutta la zona mediale del piede fino all'estremità, con tacchetti con identico orientamento del perimetro ma questa volta molto più grandi; un'ultima zona in cui un'intera sezione con due tacchi si prende cura della presa e della trazione di ogni singolo dito del piede in maniera palesemente differenziata e indipendente. Tutti i tacchi, inoltre, presentano sulla superficie di appoggio col terreno alcune linee e incisioni per aumentare la superficie di contatto.

L'altro tratto distintivo della suola è lo StoneGuard, una placca di protezione anti-roccia, molto resistente, che è posta tra la suola e la suola interna e che, a differenza di ciò che succede nei modelli da trail di altre marche che la utilizzano, non raggiunge la resistenza massima nell'appoggio degli estremi dell'avampiede ma in quelli del piede intermedio, permettendo una flessibilità sorprendente all'insieme di suola interna e suola a livello del tallone e dell'avampiede (dai uno sguardo alle foto).

Sottolineo

Non ho trovato differenza di aderenza e presa della suola rispetto ad altre scarpe della concorrenza che utilizzano il Megagrip di Vibram: continuo a comprovare nell'ennesimo modello la massima aderenza e trazione su un'infinità di terreni e situazioni che offre il fiore all'occhiello di Vibram. Anche sul bagnato. 

Il design, la profondità e la distribuzione del sistema di tacchetti la rende ideale per terreni rocciosi e scivolosi, sui quali ha una presa da vero felino. Lo spazio tra i tacchi è sufficiente ad evitare la formazione di zoccoli su terreni fangosi e melmosi. L'unico momento in cui i tacchetti si sono "riempiti" e hanno perso efficacia è stato quando ho attraversato alcuni anfratti piendi di fango argilloso. Ma per tutti gli altri terreni fangosi che ho sperimentato, gli accumuli si sono levati con facilità.

I tacchetti perimetrali agganciano il terreno sul bordo interno ed esterno del piede, donando grande stabilità e sicurezza alla falcata nei passi laterali o inclinati.

Mi sono divertito come un bambino "scalando" terreni ripidi e dissestati senza alcun rischio né perdita di trazione e sicurezza: davvero fantastico!

Nonostante l'incredibile flessibilità dell'insieme suola interna/suola, la stessa ritorna rapidamente alla sua posizione iniziale, generando un ritorno di energia al fine di facilitare un impulso efficacie e reattivo, specialmente nella zona di appoggio delle estremità. Infatti, lo StoneGuard, che protegge dagli impatti le zona della scarpe con Zero Drop come questa, è destinato a tutelare l'atterraggio del piede, lasciando libertà di movimento all'avampiede, soprattutto al primo metatarso utile per l'impulso iniziale. Una vera scommessa è, invece, la sua ubicazione: è stato indietreggiato rispetto ad altre placche anti-roccia di altri modelli più ammortizzati

Osservazioni

Siccome i tacchetti fino ad ora hanno dimostrato di avere un'ottima relazione presa/durata, il mio consiglio è di non accorciargli la vita utile utilizzando le scarpe su superfici dure, specialmente su piste asfaltate e cementificate. 

Tallone

La leggerezza del modello deve pur provenire da qualche parte per compensare il peso della potente suola e della placca  StoneGuard. Un leggero ed extra flessibile rivestimento e il tacco si fanno carico di ciò. Osserva nelle foto la straordinaria malleabilità del tacco di queste King MT. Non esiste nessun rivestimento più duro e resistente che ospiti e avvolga il tallone come succede in altri modelli per il trail running. Il rivestimento ripropone un tessuto leggero e flessibile anche nella chiusura del tallone: nessun rinforzo, nessun elemento aggiunto che gli dia contenimento o sostegno, salvo un'apparenza un po' più consistente del resto del rivestimento. Unn collarino alla caviglia dal profilo basso, soprattutto sui laterali, dona molta libertà al malleolo e rimane leggermente più imbottito, proiettandosi verso il tendine di Achille. 

Sottolineo

Il Gaiter Trap o ghetta di supporto, classica del marchio nei modelli di trail, funziona a meraviglia. Si tratta di un'abbottonatura con velcro che, abbinata al gancio anteriore dei lacci, supporta, fissa e stabilizza la ghetta commercializzata dal marchio senza necessità di altri sostegni posteriori. Ho potuto constatare che si tratta di una maniera davvero efficacie per evitare l'entrata di corpi estranei, pietre, sabbia o ghiaia all'interno della scarpa che molte volte provocano un tale fastidio da costringerti a fermarti per farli uscire prima che ti provochino bolle d'acqua o ferite. Sono ideali per correre sulla sabbia e terreni fangosi. L'unico problema è che, nonostante siano fabbricate con materiale idrorepellente, non evitano del tutto l'entrata di acqua a causa della grande permeabilità del rivestimento esterno. La coppia di ghette del marchio è disponibile su Altra al costo di 20€.

Osservazioni

Un tacco tanto leggero e poco protetto fa sì che il contenimento, il sostegno e l'orientamento dello stesso nella ricezione e transizione posteriore verso la fase di impulso sia molto compromessa. Sensazione che si farà ancora più viva in corridori abbastanza robusti e pesanti, con una falcata di tallone e senza una buona tecnica di corsa. Personalmente, con i miei 78 kg e la mia tecnica "di tallone", ho percepito questa instabilità e contenimento del tallone, specialmente in discesa e in marcia su pianura ad un ritmo più elevato. Diciamo che si adatta maggiormente a corridori leggeri, agili e con una falcata che appoggia più sul piede intermedio che sul tallone. 

Plantare e orma

Valutiamo due dei pilastri di Altra per tutti i suoi modelli, a prescindere da quale sia il suo utilizzo in relazione a tipo di terreno e distanza percorsa. Sto parlando del suo design a scatola per le dita "Foot-Shape". Si tratta di un'orma in cui la punta è particolarmente ampia al fine di rispettare il movimento naturale delle dita del piede. 

Il plantare, peculiare del marchio, ha 4 mm di spessore ed è gradevole al tatto e imbottito. Presenta una marchiatura eseguita nella zona del tallone e un ponte plantare che accoglie e avvolge il piede come un guanto. 

Sottolineo

Se dovessi riassumere la mia prima esperienza con un "Foot-Shape", direi che mi ha lasciato la sensazione di una stabilizzazione più naturale del piede intermedio e una maggiore sensazione di movimento dell'avampiede, il che favorisce un'azione molto più potente del pollice, ultimo e principale responsabile dell'impulso dato ad ogni falcata.

Il design della punta fa sì che le dita si rilassino e si allarghino in maniera naturale durante la corsa, permettendo al piede di agire in maniere più attiva e "cosciente" in ogni fase della falcata, senza che sia la scarpa a fare tutto questo lavoro di stabilizzazione e sostegno al tuo posto. 

Osservazioni

Potrebbe darsi che ti senta un po' strano inizialmente: guardandoti i piedi sembrerà che la punta sia davvero troppo larga. Così come è necessario abituarsi gradualmente allo Zero Drop, le dita e le piccole articolazione del piede dovranno imparare nuovamente a riprodurre movimenti naturali all'interno di questo nuovo spazio di libertà dopo essere state abituate per anni a muoversi nella struttura aderente e compressa delle Toe Box tradizionali. Il concetto è che ora è il piede colui che deve  comandare e adattare l'orma della scarpa alle sue necessità, e non il contrario. Per tutto ciò, diventa indispensabile effettuare un buon lavoro di propriocezione del piede e di stabilizzazione e impulsione attiva della falcata, in modo tale che in nessun momento la scarpa possa correggere possibili deficienze o deviazioni in questo senso. Le varie compensazioni dovrà crearle la tua personale coordinazione neuromuscolare e non il supporto esterno ed inattivo della scarpa.

Tieni conto che, per le caratteristiche del Toe Box "Foot-Shape", i tuoi plantari personalizzati balleranno un po' all'interno della scarpa e non si adatteranno bene al piede, creandoti più fastidi che benefici.

Rivestimento esterno

Il taglio superiore delle King MT è costituito da un tessuto resistente di poliestere, tipo RipStop, sul quale sono stati applicati una serie di inserti di TPU tramite termo saldatura. Questi saranno in grado di fornire sostegno e consistenza a un rivestimento che, come ho già detto, è estremamente leggero e modellabile. Le uniche protezioni che presenta sono quella dell punta e del piede intermedio sul lato interno, composte da un tessuto tipo gomma che si unisce al resto del rivestimento attraverso cuciture tradizionali.

E' presente un sistema di allacciamento innovativo. Infatti, una chiusura di velcro, posta in mezzo all'intreccio di sole tre croci, fornisce supporto al sistema di lacci piatti e senza elasticità, migliorando e velocizzando i tempi di calzata. La linguetta è molto ampia e imbottita (rispetto al resto del rivestimento) ed è unita attraverso le estremità laterali al resto del rivestimento. L'abbottonatura frontale per fissare la ghetta e un doppio occhiello per il sostegno extra della caviglia sono gli ultimi dettagli del rivestimento esterno. 

Sottolineo

Pochi rivestimenti in montagna sono così leggeri e flessibili come quelle delle King MT. La libertà di movimento del piede elevata ala massima potenza.

Iniziando dalle cose più innovative, la chiusura in velcro è una vera scommessa viste le caratteristiche dell'orma Altra. Infatti, la chiusura non termina nel rivestimento in nessuno dei due lati, ma si fissa alla base della scarpa, nella suola interna, con la quale, una volta chiuso, il collo del piede resterà perfettamente avvolto e fissato, qualunque sia la tua orma. Nel mio caso è andata alla perfezione per aumentare il sostegno generale, visto che ho un'orma bella ampia. Un altro vantaggio è che il sistema di chiusura è rapido e personalizzato proprio grazie al velcro: senza quasi fermarti e una sola tirata. Le ho allargate leggermente durante le salite per facilitare il movimento di flessione ed estensione della caviglia, quando la pendenza è particolarmente dura, stringendola invece un po' prima di fare discese ripide. Un qualcosa che con i lacci tradizionali è davvero noioso dover fare: sei costretto a fermarti ogni volta per aggiustarli. Inoltre, è utile anche per sostenere e fissare la sezione in eccesso dei lacci, di lunghezza generosa. In questo modo non mi danno fastidio durante la corsa. 

Mi è piaciuta molto anche la linguetta che, con la sua ampiezza, riveste la caviglia nella parte anteriore, avvolgendola su gran parte della superficie, distribuendo la pressione del sistema di allacciamento e apportando comfort ad una zona del piede che soffre una grande tensione e sfregamento nelle continue flessioni ed estensioni della caviglia. Inoltre, il fatto di essere fissata al rivestimento, apporta un maggiore sostegno e supporto al piede, minimizzando l'entrata di pietre e sabbia all'interno, un qualcosa che si riduce a zero con la ghetta.

Il rinforzo laterale interno del piede mediale è molto efficacie nel controllo della iper-pronazione e nel conferire stabilità alla zona dedicata in un modello Zero Drop nella fase di ricezione della falcata. Il tessuto, come quello che protegge la punta, mi è piaciuto davvero molto: resistenza e durata senza una durezza eccessiva. Fa perfettamente il suo dovere. 

Osservazioni

Come ho già detto parlando del tacco, le King MT non sono un modello protetto che dia sostegno e stabilità a corridori con un peso maggiore, tecnica poco sviluppata e poca propriocezione della caviglia. Per questa tipologia di corridori, questo modello non offre il sostegno laterale né la protezione adeguata del piede di fronte a movimenti imprevisti o ad appoggi sbagliati. Nel momento in cui la calzata è compromessa da un'orma più sottile del piede o dalla mancanza di adattamento a tanto spazio interno e alla libertà di movimento, i cambi di ritmo, e soprattutto i cambi di direzione, diventano instabili. I passi sulle mezze pendenze o su appoggi inclinati sono un rischio di distorsioni, rendendo lento e insicuro il riadattamento e la risposta ai disequilibri. Devi semplicemente metterlo in considerazione. Valuta se il tuo piede ha un'orma sottile che impedisca al modello di adeguarsi perfettamente, lasciando che il tuo piede balli costantemente all'interno della scarpa. All'inizio è del tutto normale avere questa sensazione, soprattutto se provieni da orme di scarpe standard. Ma dopo un po' il piede e la tua propriocezione si adatteranno a questo maggiore spazio interno. 

Riassumendo: a chi e per che cosa raccomanderei le Altra King MT?

Valutazione generale

Modello con ADN Altra (Zero Drop e Toe Box "Foot-Shape"), leggero, flessibile, con una leggera ammortizzazione, reattivo, di profilo basso e con grande sensibilità sul terreno, suola aggressiva e massima aderenza, presa e trazione. Una buona opzione da tenere nel tuo armadio per accompagnare il tuo paio di scarpe polivalenti.

  • La cosa migliore: reattività e presa da felino. 
  • La cosa peggiore: protezione, sostegno e stabilità del tallone. 

Terreno

Due sono i suoi habitat naturali: terreno tecnico roccioso (ghiaia, blocchi, sassi) e terreno scivoloso (fango, terreno umido e acquitrinoso, praterie, prati, erba). Asciutto o bagnato, va bene in qualsiasi caso. Si sono comportate molto bene anche su ghiaia e terreni misti con piccole pietre o sabbia. Meno su piste e sentieri, compatti e duri. Avrai le migliori prestazioni di presa sui forti dislivelli, tanto in salita come in discesa: quanto più sia ripida la pendenza tanto più beneficerai dell'eccellente trazione e presa, specialmente su salite in esclusivo appoggio del metatarso. Sono scarpe da scalata, non da passeggio. 

Corridori

Con falcata neutra, leggeri (non più di 70 kg), esperti o avanzati. Infatti, si richiede una buona tecnica di corsa e un adattamento progressivo, individualizzato e assistito allo Zero Drop, in seguito all'utilizzo di modelli "di transizione" al natural running con drop tra i  6 e i 4 mm. Anche l'adattamento al "Foot-Shape" richiede una buona propriocezione della caviglia e di un appoggio bilanciato a prova di bomba. Ho già espresso la mia opinione in più review di modelli simili a questo: il drop zero non è consigliato a tutti i corridori e non per questo smetti di essere un buon corridore. Ti rimando alle osservazioni su suola interna e ammortizzazione. Consigliata anche a corridori con buona flessibilità di tutta la catena muscolare posteriore e assenza di lesioni o fastidi al tallone o al tendine di Achille. E' necessario valutare la taglia adeguata nel caso di piedi con orma sottile.  

Distancia

Corta e media, a seconda del peso del corridore, della sua tecnica, il grado di adattamento allo Zero Drop e la sua propriocezione. Non più di 30-40 chilometri in cui il terreno tecnico, roccioso o umido prevalga. 

Come dico sempre, pensa alle caratteristiche del modello, alle prestazione che stai ricercando, al motivo per il quale vuoi delle nuove scarpe, unisci il tutto alle tue caratteristiche e necessità come corridore, valuta i pro e i contro e...buona fortuna per la tua scelta finale!!!

Punti di forza

  • Presa e trazione della suola.
  • Mobilità del piede nella zona mediale e sull'avampiede.
  • Leggerezza e flessibilità.
  • Sensibilità sul terreno.
  • Ghette di sostegno.

Punti da migliorare

  • Ammortizzazione
  • Sostegno laterale
  • Protezione e stabilità del tallone

Valutazione del tester di Runnea

  • Leggerezza: 9.
  • Flessibilità: 9.
  • Stabilità: 7.
  • Ammortizzazione: 7.
  • Risposta: 8.
  • Presa: 10.

Caratteristiche delle Altra King MT

  • Genere: maschile (disponibile lo stesso modello anche per donna). 
  • Ammortizzazione: leggera.
  • Superficie: trail tecnico (roccia o terreni scivolosi).
  • Stato del piede: normale.
  • Peso: 240 grammi (per il modello maschile).
  • Costituzione: leggera e media. Non più di 70 chili. 
  • Uso: chilometri verticali e fell running.
  • Appoggio del piede: posto in avanti, natural running.
  • Drop: 0 mm (19 mm - 19 mm).
  • Falcata: neutra.
  • Ritmo medio: 4'30 - 5'30 min/km.
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