ASICS Gel Hyper Tri 3

Il terzo ed ultimo segmento di una gara di triathlon, la corsa a piedi, è la parte nella quale ogni atleta di triathlon cerca fare la differenza, soprattutto nelle prove di breve distanza ed anche in modalità olimpica. E per soddisfare questa richiesta degli atleti più veloci sull'asfalto, Asics Running ha realizzato la sua specifica serie di Gel Hyper Tri. Si tratta di modelli di calzature già indossate, tra gli altri, dai campioni del mondo triatleta statunitense Gwen Jorgensen e dall'australiano Ryan Baile.

Asics Gel Hyper Tri 3 raggiunge così la sua terza versione dopo la seconda, le Gel Hyper Tri 2. In assenza di cambiamenti sostanziali, però, in questo caso si può parlare di un aggiornamento piuttosto che di una verae propria nuova versione.

Ma allora perché cambiare una scarpa da corsa con buone prestazioni e ed un rendimento elevato per competere in una gara di triathlon? Tanto per fare un esempio, prendiamo in considerazione le parole dell'atleta di triathlon di Toledo, Fernando Alarza, olimpico e terzo nella classifica di World Triathlon Series (2016), che di Asics Gel Hyper Tri 2 sostiene forniscano "stabilità, leggerezza e comfort oltre al vantaggio di incorporare un tessuto interno molle senza parti dure per correre addirittura senza calzini".

Queste stesse sensazioni manifestate dal grande triatleta di Talavera de la Riena sono ovviamente presenti anche indossando le nuove ASICS Gel Hyper Tri 3 in grado di costruire un modello di competizione veloce ed estremamente comodo per affrontare l'ultimo segmento di gara con le massime garanzie.

Punti di forza delle ASICS Gel Hyper Tri 3

I punti ottimizzati in questa versione di Asics Gel triathlon Tri Hyper 3 sono quindi:

• Fabbricate senza cuciture: con una fodera morbida che consente di correre senza calzini che favorisce il movimento naturale del piede ed evita sfregamenti fastidiosi e vesciche.

• Sistema di allacciatura elastica: con lacci che facilitano un attacco rapido, facile e sicuro. Una risorsa pratica che riduce il tempo di ciascuna transizione.

• Drenaggio e sistema di ventilazione nell'intersuola: piedi comodi, freschi e asciutti in ogni momento della gara.

• Linguetta con fissaggio: si tratta di una delle nuove caratteristiche incluse in ASICS Gel Hyper Tri 3. Da un'asola strategica in questa parte della scarpa, il modello fornisce uno scorrimento più rapido per rimuoverla e indossarla senza difficoltà cercando di perdere il minor tempo possibile ad ogni cambio.

Tecnologie utilizzate in Gel Hyper Tri 3

Anche nella terza versione delle Asics Gel Hyper Tri 3, come nel suo predecessore, sono presenti le tecnologie del marchio giapponese, progettate per ottimizzare e migliorare le prestazioni in gara dell'atleta di triathlon.

• Ottima ammortizzazione

Fornito dell' esclusivo sistema Gel Rearfoot di ASICS Running presente nell'intersuola, questa scarpa può minimizzare l'impatto, fornendo così una transizione più morbida e contribuendo a dotare questa calzatura di un migliore adattamento al terreno.

• Maggior efficienza in corsa

Sempre nell'intersuola, un'altra delle tecnologie protagoniste è il sistema Guidance Line. Si tratta di una serie di scanalature verticali flessibili che guidano i piedi in modo che seguano la loro progressione naturale con grande efficienza.

• Aumento della durata

La suola DuraSponge - composta di gomma soffiata AHAR - rafforza l'ammortizzazione e rende anche più resistente la zona dell'avampiede. La tecnologia AHAR appare anche in altre aree strategiche della suola per prolungare la durata della scarpa.

• Migliore traspirabilità

La soletta interna Sockliner traforata non solo migliora la ventilazione di questo modello, ma favorisce anche il sistema di drenaggio dell'acqua e dell'umidità interna.

Con un drop di 6 mm, un'intersuola di basso profilo ed un peso leggero - soli 160 grammi - le aspettative sulla terza versione delle Asics Gel Hyper Tri puntano in alto. Riusciranno a far provare le stesse sensazioni che racconta Fernando Alarza con le Hyper Tri 2? "Scarpa con la quale è molto facile sentirsi in pista e questo si nota dalla sua velocità e dall'elevata reattività" afferma Alarza sulla seconda versione.

A questo punto possiamo cercare di trarre delle conclusioni! Siamo in attesa di un'analisi dettagliata!