Brooks Cascadia 12
Prezzo originale Brooks 130,00 €
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Caratteristiche
- Genere
- Uomo
- Donna
- Peso
- 343 gr
- Ammortizzazione
- Alto
- Costituzione
- Medio
- Forte
- Superficie
- Trail
- Uso
- Allenamento
- Piede
- Normale
- Anno
- 2016
- Leggerezza 7.0
- Ammortizzazione 9.0
- Flessibilità 7.0
- Risposta 7.0
- Stabilità 9.0
- Grip 9.0
Dal momento del primo lancio delle scarpe da trail running Brooks Cascadia, queste sono state progettate per offrire all'atleta una scarpa versatile con un buon equilibrio tra ammortizzazione, sostegno e protezione. Con un impressionante livello di trazione, questa calzatura non deluderà chi ama correre sui terreni più difficili.
Il successo di questa edizione di Brooks è stato tale che nel 2017 siamo arrivati alle Brooks Cascadia 12 che, come suggerisce il nome, sono la dodicesima versione di queste scarpe che arrivano sul mercato con alcuni miglioramenti significativi in grado di fornire un plus per il movimento. Questi miglioramenti le hanno rese le calzature preferite per i corridori di trail di peso medio o alto che cercano livelli uguali di ammortizzazione, sostegno e protezione.
Miglioramenti di Brooks Cascadia 12
Brooks ha aggiunto dei miglioramenti significativi anche in alcuni punti dove forse non era veramente necessario. Alcuni dei cambiamenti che spiccano sono quelli che riguardano il sistema di rotazione dell'intersuola che, anche se non possono essere visti ad occhio nudo, possono essere chiaramente percepiti quando le si indossa e si inizia a correre con loro.
A differenza della versione precedente, dove erano presenti due blocchi solidi nel zona del metatarso e del tallone, ora il sistema di perni ha una forma a X che attraversa tutta la suola della scarpa e fornisce un supporto migliore. In questa versione è stato anche aggiunto un quinto perno sul primo metatarso per migliorare la flessibilità e la fase di decollo delle dita.
Anche la suola è stata modificata mediante l'utilizzo di tacchi angolari più aggressivi nella parte centrale della scarpa, mentre tutt'attorno alla circonferenza esterna ne sono presenti altri più larghi e distanziati che rispondono bene nelle zone fangose.
Nonostante la presenza di alcuni cambiamenti in tutto il design esterno, complessivamente le scarpe Brooks Cascadia 12 mantengono abbastanza inalterate le loro caratteristiche generali rispetto alle versioni precedenti. Per quanto riguarda il peso, questo aumenta di 85 grammi per un totale di 343 grammi nella versione maschile e 300 grammi per quella femminile.
Parte superiore ampia e duratura
La tomaia di questa nuova edizione offre uno spazio più ampio nella zona dell'avampiede mentre il sistema di allacciatura si unisce alle sovrapposizioni laterali permettendo una calzata personalizzata che si adatta perfettamente ai corridori di corporatura media ma anche quelli con un piede più largo.
BioMoGo DNA
Il sistema BioMoGo DNA, che è già stato utilizzato da Brooks in altre edizioni di queste scarpe, lo ritroviamo anche nelle Brooks Cascadia 12. Si tratta di una tecnologia di ammortizzazione che oltre ad essere morbida è anche molto confortevole. Questa particolare intersuola ha la caratteristica di adattarsi alla forma del piede del corridore così da fornire una piattaforma con supporto migliorato seguendo la curvatura naturale del piede.
Quando questa tecnologia si somma ai perni nella suola sopra menzionati, è possibile ottenere un migliore equilibrio del piede anche sulle superfici più imprevedibili, mantenendo il piede in posizione e impedendo lo scivolamento. Nonostante queste tecnologie consentano al piede di rimanere comodo e sicuro, alcuni corridori potrebbero perdere la sensazione della terra, cosa che era già stata percepita con la versione precedente.
Anche se si dice che il prezzo di queste scarpe sia un po' alto, queste calzature rimangono una scelta eccellente nel trail running, grazie ai suoi sistemi di ammortizzazione ed al loro livello ottimale di supporto.
Review da Brooks Cascadia 12
Redazione
TesterCarattere alpino per una grande calzatura da montagna
La nuova revisione delle veterane Brooks Cascadia ci arriva nella sua dodicesima edizione con un insieme di dettagli che la elevano a grandi altezze e non si potrebbe usare metafora migliore visto che ha guadagnato di carattere alpino e ora sono più pronte per Trails e Ultras più tecnici di quelli a cui finora ci aveva abituato.
Rinforzano nei punti dove c'è necessità e la suola che è stata il tallone di Achille di questa serie per molto tempo sembra che si avvicina ora di più agli standard più elevati, con un tacco più marcato e una grande trazione in tutti i tipi di terreno, senza dubbio la Cascadia 12 es una grande calzatura da montagna.
I numeri più importanti delle Brooks Cascadia 12
10 mm di differenziale con 5 mm di tacco e 350 grammi di peso, siamo davanti ad un "carro armato" da montagna, tutta quella protezione che mostrano si vede e mantengono un differenziale classico. Diretta ad un chiaro pubblico, qualsiasi persona che voglia una calzatura da montagna, dura, polivalente, per affrontare con garanzie le Ultras che si avventurano a 3 mila metri, per chi cerca protezione e sicurezza nell'appoggio durante le sue escursioni in montagna queste Brooks Cascadia 12 si riveleranno un grande alleato. Non ti porteranno ad un km verticale nè ti faranno "volare" in terreni pianeggianti, ma sicuramente nel plotone del "Trail running" hanno un posto assicurato.
Tomaia
La tomaia delle Brooks Cascadia 12 viene rinforzata, un doppio mesh traspirabile le dà la forma, mentre delle multiple inserzioni e termosaldati plastici formano un esoscheletro che apporta una grande fermezza a tutto l'insieme, il sistema di chiusura, leggermente asimmetrico, ha dei lacci intessuti con filo che avvolge il collo piede a lo abbracciano in modo efficace e comodo.
Da un lato una linea plastica attraversa la tomaia dalla parte bassa del tallone, proprio dal PIVOT posteriore esterno per aiutarsi con il logo della Brooks a formare una corazza che funge sia da protezione che come elemento della tomaia senza lasciare da parte un'estetica molto curata.
Le Brooks Cascadia sono sempre state un modello con un disegno che o ti piace o non ti convicono proprio ed io personalmente mi trovo nel primo gruppo poiché vedo un così studiato sistema di dettagli nonostante siamo davanti ad un disegno poco convenzionale, mi attraggono tanto, forse proprio per questo, perchè non sono per niente convenzionali e in questo modello che ho provato persino i colori mi sono risultati molto attraenti.
La linguetta spessa della cui parte media esce una stoffa che la unisce al resto della tomaia per evitare l'entrata di pietruzze, è molto imbottita ma risulta essere comoda. Il logo classico identificativo delle innevata cordigliera della Cascadia nel modello 12 si posiziona in mania anche di protagonismo proprio al centro.
La protezione frontale è doppia ed è formada dall'estenzione parziale della suola che copre la punta delle dita nella zona centrale e da altro materiale plastico nella restante zona, questa si estende dai PIVOT, sebbene una frangia di materiale più sottile ricorre lungo i fianchi della scarpa dando protezione, corposità ed eleva il punto dove inizierebbe ad entrare l'acqua se calpestassimo una pozzanghera o ci ritrovassimo ad attraversare un ruscello.
Il tallone, con un marcato contrafforte, che aiuta a fornire sicurezza e fermezza ad ogni passo, e nonostante avvolto internamente con una quantità giusta di schiuma perchè non ci faccia una minima irritazione e perchè tratti coi guanti il nostro tendine di Achille, si accomoda proprio sull'intersuola, che con la sua forma concava forma una culla di protezione molto funzionante.
Intersuola
L'usuale binomio usato dalla Brooks per l'intersuola delle Cascadia continua ad essere il BIOMOGO DNA e spieghiamo brevemente di cosa si tratta e come funziona questo composto che in realtà sono due: da una parte il BIOMOGO e dall'altra il DNA:
- Brooks DNA è un sistema di ammortizzazione adattabile che si adatta (scusate la ridondanza) al peso dell'individuo, al ritmo e alla superficie di contatto. Il DNA offre un'ammortizzazione personalizzata ed imprime un ritorno di energia adattato allo stimolo che riceve.
Come funziona?
Il DNA della Brooks è fatto di un materiale non newtoniano o, detto in parole più semplici, di un materiale che si adatta alla forza specifiche che gli si applica.
Se si guardasse il DNA di Brooks attraverso un microscopio si vedrebbe che è composto da molecole individuali collegate in filamenti. Questi fili ( che formano delle catene) reagiscono alla quantità di forza che imprime il piede, disperdendo la pressione e fornendo un rimbalzo. Con questo si ottiene un'ammortizzazione adattata che reagisce al peso specifico, al ritmo, al movimento e all'ambiente di uso. Un tipo di ammortizzazione individualizzata.
- BioMoGo DNA è una mescola di DNA con l'intersuola BioMoGo per garantire ammortizzazione attraverso di essa e situandola proprio nel tallone e nell'avampiede.
L'intersuola BioMoGo DNA include un additivo organico non tossico che biodegrada la suola in media 50 volte più rapidamente rispetto alla tradizionale EVA una volta consumata ed esausta. Questo si avviene in contatto con i microbi anaerobici della discarica.
Riporta un 30% in più di ammortizzazione rispetto ai meteriali standard utilizzati nelle intersuole tipo Gel o EVA e ci offre una transizione leggera dal tallone alla punta.
Abbandoniamo ora la Fisica e concentriamoci sulle sensazioni. Nonostante l'esperienza del runner e di più per questo modello sia sempre particolare, questa intesuola ci garantisce una comodità e una sicurezza come poche che troverete sul mercatoò L'amabilità che ci offre il materiale senza fissarci troppo sul rendimento è da apprezzare in qualsiasi momento della corsa e la sicurezza nell'appoggio che apporta il sistema PIVOT con questi quattro punti differenti di appoggio sono un elemento differenziale che insieme alla piastra anti roccia inclusa, permette di affrontare liberamente le discese e lanciarsi con una grande sensazione di sicurezza.
Questo è stato un elemento che ho adorato di questa calzatura, la fermezza nell'appoggio sia in materiali come rocce e anche in sentieri, noti quando la scarpa sta giocando in tuo favore mentre voli durante la discesa e le utilizzi per fare quegli appoggi "impossibili" quando le scarpe vuoi avvicinarti a chi ti precede o semplicemente devi schivare qualche tronco caduto formando una curva stretta. Questa sicurezza di cui hai bisogno per il salto successivo me l'hanno data sempre di più queste Cascadia e per questo hanno guadagnato un posto nel mio zaino.
Suola
Il nuovo disegno della suola, riducendo il numero dei tasselli e dandogli più profondità, sembra aver sviluppato questo "nuovo uso" delle Brooks Cascadia lasciando, come sempre, intravedere questa piastra anti-roccia e con una strana, qui devo dirlo, disposizione dei tasselli dalla punta al mesopiede, che formano una V che in teoria, applicata nella parte posteriore della scarpa ci aiuterebbe a frenare e che normalmente nelle altre suole troveremmo differenziati attraverso un uso di una V invertita nella parte anteriore, disposizione più convenzionale. In questa parte troviamo una linea di tasselli esagonali esterni e un'altra linea di tre tasselli al lato di ciascuno di quelli centrali che uniti formano la tradizionale V inversa... un'immagine vale più di mille parola e qui lo vedete perfettamente.
Sia come sia, la suola aderisce perfettamente soprattutto in discesa. Devo dire che con queste scarpe ho attraversato ruscelli durante una Ultra nel Sobrarbe e non mi hanno dato alcun segno di slittamento, attraversando il primo di essi con diffidenza e senza cercare qualche roccia che potesse aiutarmi a non bagnarle troppo in modo da poter testare anche il loro comportamento sul bagnato. Magari l'espulsione di acqua non è tanto forte, ma l'aderenza sulle rocce circostanti è stata molto buona.
I PIVOT sovradimensionati continuano a perimetrare la suola e a guidare l'appoggio servendo come elemento stabilizzatore e nel caso che ci serva, mediante questo tassello rettangolare tanto marcato si unisce al sistema di trazione in modo efficiente. Così anche nella parte del mesopiede, è questo il punto che serve da flessione alla scarpa.
Nei 200 km che ho realizzato durante il test, non ci sono stati indizi di un'usura prematura, sebbene già sappiamo che la sua composizione non passa sul nero asfalto e personalmente mi preoccuperei nel fare molti km da casa alla montagna conoscendo che l'asfalto "mangia" tanto una gomma come questa.
Conclusioni
La divisione, o per dire meglio, l'inclusione del modello "Caldera" nella serie per il Trailrunningda parte della Brooks Running. è derivato dal fatto che le Cascadia procedono bene fino alla cima delle montagne. Una suola migliorate e un'aggiunta di protezioni che la convertono in uno dei migliori opzioni per le ultra. Sebbene questo loro peso sia l'unico "ma" che possiamo relazionare a questa calzatura, bisogna aggiungere che realmente essa è stata creata per le discese.Sicuramente se l'intento è quello di acquisire velocità soprattutto nelle gare, sono abituato a prediligere delle scarpe molto più leggere e questo è l'unico handicap che trovo in esse.
Tutta la protezione e la trazione che guadagnano sono alla base dell'aggiunta di materiali e ciò penalizza il peso finale, qualcosa che evidentemente era già risaputo quando è stata creata e che il runner dovrebbe già aspettarsi, in effetti ci sono anche modelli più pesanti ma non penso che apportino così tanta protezione o siano così versatili, motivo per cui queste Cascadia hanno guadagnato punti senza perdere di vista il fatto che di permette comunque di affrontare lunghi tratti per le piste forestali che tante volte attraversiamo in cerca della meta.
PRO
- Solidità
- Protezione
- Ammortizzazione
- Comodità
- Versatilità
- Sensazione di sicurezza
Punti da migliorare
- Una riduzione del peso sarebbe un grande elemento di miglioramento
Valutazione del tester di Runnea
- Ammortizzazione: 9
- Leggerezza: 7.
- Flessibilità: 8.
- Reattività: 8.
- Stabilità: 9,8.
- Grip: 9.
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