Genere | Uomo , Donna |
Peso Uomo | 243 gr |
Peso Donna | 198 gr |
Drop | 4 mm |
Ammortizzazione | Neutro |
Costituzione | Leggero |
Impronta | Neutro |
Superficie | Asfalto |
Uso | Allenamento , Gara |
Ritmo | Medio , Alto |
Piede | Cavo , Normale |
Appoggio del piede | Tallone |
Anno | 2015 |
La Brooks PureFlow Brooks PureFlow 4 segue le orme dei suoi predecessori, essendo il modello più morbido della collezione e rimanendo fedele alla filosofia del marchio americano che la rende una scarpa PureProject.
Una scarpa a caduta da 4 mm, progettata per i corridori con un'impronta neutra e un arco del piede medio-alto, in grado di offrire una buona risposta sia che cerchiate velocità o comfort nelle vostre sessioni di allenamento quotidiane. Il modello maschile pesa circa 243 grammi, mentre la versione femminile pesa 198 grammi.
Non è una scarpa veloce e non finge di esserlo. La Brooks PureFlow 4 può essere adatta sia per i corridori leggeri che vogliono indossarla per i loro allenamenti, sia per correre da una mezza maratona a una maratona. Una scarpa che si abbina alla New Balance Fresh Foam Zante da corsa, Saucony Kinvara 5 o Skechers GoRun 4.
L'intersuola della PureFlow 4 rimane invariata, in quanto continua ad utilizzare il materiale BioMoGo DNA per fornire una migliore risposta e ammortizzazione, consentendo al tempo stesso uno stile di corsa naturale che si adatta alle esigenze di ogni corridore. Questa scarpa ha anche un eccellente rimbalzo, rendendo più facile il passaggio al passo del corridore.
I cambiamenti più significativi di questa scarpa da PureFlow 4 sono sulla parte superiore della scarpa. Da un lato incorpora la tecnologia Nav Band, che per mezzo di una banda flessibile avvolge il piede nella zona centrale per contribuire a mantenerlo più sicuro. D'altra parte, il design anatomico è stato migliorato, imitando la forma del piede, dando la sensazione di indossare un guanto.
La suola incorpora la tecnologia Toe Flex con più spazio e libertà nella punta, permettendo all'alluce di funzionare in modo indipendente e al resto dei metatarsi di muoversi in modo più naturale, favorendo al contempo l'equilibrio e il decollo durante la gara.