Brooks Ricochet 3

Dopo aver testato le prime Brooks con il modello Brooks Ravenna 9, ora abbiamo un'altra Brooks un po' più leggera e veloce preparata per quei corridori che cercano un modello misto, ma radicale e focalizzato in modo particolare sulla competizione, ed è così che queste Brooks Ricochet 3 potrebbero essere definite in poche parole.

Chi è il corridore tipo di queste Brooks Ricochet 3?

Iniziando a collocare queste Brooks nel loro segmento, queste scarpe running sono focalizzate per i corridori che vogliono cercare una scarpa mista, questo è il modo in cui sono classificate sotto il marchio e tutto ciò che si può leggere su internet. Sono d'accordo al 100% con questa affermazione, perché i loro numeri di 266 grammi e 8 mm di drop lo affermano, tuttavia le sensazioni di corsa sono un po' diverse. Nel mio caso di runner neutro di poco più di 60 kg, cioè un caso "estremo", perché non ci sono molti altri utenti con meno chili di me, queste Brooks mi offrono una sensazione più da "gara" o da competizione che da allenamento, ovviamente una volta provate rimarranno anche per l'allenamento, ma saranno quegli allenamenti di qualità o quel giorno in cui avrete voglia di togliervi le vostre tipiche scarpe da allenamento (nel mio caso le ultime ASICS GT 2000 9).

In conclusione, quello che voglio sottolineare è che sono più simili alle scarpe da competizione che a scarpe da allenamento, perché oltre alla leggerezza e alla reattività, hanno valori che mi ricordano le New Balance 1500, con quella linguetta attaccata al telaio della scarpa.

Non consiglierei queste scarpe a corridori che superano gli 80/85 kg, o a quei corridori che, indipendentemente dal peso, sono alla ricerca di una scarpa da allenamento perfetta per il loro quotidiano, credo che queste Brooks Ricochet 3 debbano essere abbinate a una scarpe da allenamento o da corsa su strada al 100%, come sarebbe nel caso delle Brooks Glycerin o Ghost perfette per un corridore leggermente più leggero.

Per quanto riguarda la falcata, le scarpe sono neutre al 100%, non hanno alcun sostegno, come era caso delle Brooks Racer ST5, a mio parere la migliore scarpa che ho provato da Brooks.

Qual è la distanza ideale per queste scarpe?

È una domanda molto complicata e soggettiva a cui rispondere, poiché dipende da due fattori principali (peso e ritmo del corridore). Se fossi un venditore del marchio o un prodotto manager di Brooks, direi che si tratta di un modello ideale per distanze di 20 km o per la mezza maratona, se vogliamo indicare una distanza o una gara tipica. Come abbiamo detto all'inizio, è una scarpa con un DNA molto racing, con un'ammortizzazione appena sufficiente per le lunghe distanze e nessun supporto o aiuto nell'impronta.

Per i corridori più veloci o più leggeri, quelli che possono correre o fare le loro corse a poco più di 4 al chilometro, penso che sia un'ottima opzione per gare come la maratona, e un po' "pesante" per gare più esplosive come una 10K. Se parliamo di tempo e non tanto di distanza, penso che siano scarpe che possono durare fino a 75 minuti, o fino a quel momento in cui la stanchezza inizia ad arrivare alle gambe. Il massimo che ho fatto con loro è stato di 13 km o un'ora, e penso che se allungassi l'allenamento, mi mancherebbe la tipica scarpa da allenamento al 100%, come nel mio caso sono le ASICS GT 2000 9, o nel caso di Brooks sarebbero le Ghost, o le Adrenaline GTS per i pronatori.

Il meglio e il peggio delle Brooks Ricochet 3

Partendo dall'aspetto più negativo, credo che il peggiore o quello che mi è piaciuto di meno sia la calzata. Nella parte posteriore, con quel tallone che termina in un tipo di calzino che ha un'ottima vestibilità, ma la tomaia anteriore è a mio avviso troppo stretta. È vero che corro ancora con calzini più spessi rispetto all'estate, ma queste Brooks mi danno una sensazione di pressione nella zona della punta, che è sicuramente ciò che mi è piaciuto di meno. Ho un piede piuttosto sottile, quindi penso che per un corridore con un piede molto più spesso possa essere piuttosto scomodo durante la corsa.

Ciò che mi è piaciuto di più di queste Brooks sono due aspetti. Da un lato, la chiusura a calzino tra la linguetta e il collarino della caviglia, che sebbene non offra una sensazione molto diversa durante la corsa, sono i piccoli dettagli che spesso fanno la differenza.

D'altra parte, l 'ammortizzazione nella corsa è la sensazione che mi è piaciuta di più: le Brooks hanno un'ammortizzazione dura e reattiva, molto incentrata sulla velocità . Non si sente in nessun momento come la suola affonda nel terreno, c'è subito una risposta e in un tempo minimo il piede decolla. Non si ha la sensazione che il piede affondi nella scarpa come avviene con un'ammortizzazione più morbida come quella di adidas Boost. Per questo motivo, a mio parere, le sensazioni sono più adatte alle competizioni o agli allenamenti di alta qualità, piuttosto che alla corsa e a quei giorni in cui si esce a correre senza guardare l'orologio.

Se parliamo della teoria del marchio, l'ammortizzazione incorporata in queste Brooks è la schiuma DNA, un'ammortizzazione dura e reattiva perfetta per i ritmi più elevati o più veloci.

Infine, la suola ha un design a freccia che combina due tipi di inserti o scanalature. In particolare 3 scanalature molto larghe che offrono una transizione eccellente e molto veloce, stiamo parlando di una scarpe da corsa con un'ammortizzazione extra.

In cosa si possono migliorare queste scarpe Brooks Ricochet 3?

Non c'è molto da migliorare in queste Brooks, scarpe perfette per quanto riguarda l'ammortizzazione e soprattutto la reattività, ma dove penso che abbiano una possibilità di miglioramento è nella calzata. Penso che la maglia che Brooks chiama Fit Knit non dovrebbe essere così stretta. È vero che con il passare dei chilometri la scarpa cede un po', ma è così stretta che anche senza allacciare i lacci al massimo offre una regolazione eccessiva. Proprio nella zona del tallone hanno un'imbottitura che spinge un po' il piede in avanti, dato il poco sostegno che hanno nella parte posteriore a causa del taglio a calzino, credo che questa imbottitura sia molto logica e necessaria, ma penso che potrebbe anche essere un motivo per questa calzata extra quando il piede del corridore è spinto in avanti. Forse una forma leggermente più larga, o semplicemente un altro taglio diverso dalla Fit Knit, penso che offrirebbe un comfort extra al corridore.

Quale modello è simile a queste Brooks?

Alcune scarpe che mi ricordano molto queste Brooks, che forse sono state scarpe che hanno sofferto di più in gara, ad esempio sono state quelle utilizzate nel mio primo Ironman, sono le New Balance M1500. Ho avuto per molti anni le versioni V3 e V4 (non so come si siano evolute le ultime versioni). Ma quella linguetta attaccata alla scarpa e quel carattere da corsa (attenzione, queste Brooks sono meno "rapide" delle New Balance) mi ricordano molto queste scarpe. Penso che sarebbero perfette per il triathlon come la V4, che aveva la chiusura BOA. La calzata a calzino e l'ammortizzazione reattiva sono molto simili, è come se queste Riochet fossero come le New Balance M1500, ma con un po' più di peso e quindi con un po' più di ammortizzazione.

Conclusioni finali sulle Brooks Ricochet 3

Tutto sommato, questo terzo capitolo delle Ricochet Brooks è un scarpa razzo. Un'opzione molto valida per i runner che vogliono una scarpa da corsa, ma lasciando da parte le opzioni radicali e con un'ammortizzazione minima che molte volte non raggiunge i 200 grammi di peso. Sono comode, se dimentichiamo l'eccessivo problema di calzata che ho riscontrato nel mio caso, e soprattutto sono veloci e reattive con l'ammortizzazione necessaria per distanze come la mezza maratona o la maratona completa, nel caso dei corridori più veloci.

Valutazione personale del tester RUNNEA

• Leggerezza: 9.
• Reattività: 9.
• Ammortizzazione: 8.
• Stabilità: 6.
• Flessibilità: 9.
• Aderenza: 7