Mizuno Wave Rider 24

7.5
SCORE

Prezzo originale 150,00 €

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Nuova versione disponibile

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Servizi

Leggerezza
9
Ammortizzazione
10
Flessibilità
9
Risposta
9
Stabilità
8
Grip
9

Caratteristiche delle Wave Rider 24

Genere Uomo , Donna
Peso Uomo 290 gr
Peso Donna 260 gr
Drop 12 mm
Ammortizzazione Alto
Costituzione Medio , Forte
Impronta Neutro
Superficie Asfalto
Uso Allenamento
Ritmo Medio
Piede Normale
Appoggio del piede Tallone
Distanza 10K , Mezza maratona , Maratona
Colore Azul
Anno 2020

La nuova Mizuno Wave Rider 24 è stata presentata da Mizuno come "l'impronta più fluida mai vista nel Rider", una dichiarazione di uno dei lanci più attesi dell'anno e il fiore all'occhiello dell'azienda giapponese per corridori con un'impronta neutra. Un modello che caratterizzato per sua l'imbattibile versatilità; si rivolge ad una vasta gamma di corridori, dai runners più esperti a quelli che hanno appena iniziato, ed è ottima per tutti i tipi di distanza.

Una scarpe da running che porta con sé importanti cambiamenti sia a livello tecnologico che estetico, grazie alla presenza della nuova tecnologia Mizuno Enerzy. Un modello che, come ha sottolineato la stessa Mizuno, offre il 17% in più di assorbimento degli urti e il 15% in più di ritorno di energia rispetto al modello precedente. Un design più moderno e una struttura migliorata per offrire un'esperienza di corsa più confortevole, fluida e dinamica.

Mizuno Wave Rider 24, fluidità mai vista prima

L'arrivo della nuova scarpe da running Mizuno Wave Rider 24 è un vero colpo d'occhio e non c'è da meravigliarsi! Questo modello iconico top di gamma nell'imbottitura per corridori neutri porta con sé cambiamenti significativi, sia concettualmente che esteticamente. Una guida più fluida grazie alla nuova tecnologia Mizuno Enerzy e un taglio superiore progettato per una vestibilità e una traspirabilità migliori, questi sono alcuni dei punti salienti dell'ultimo modello della fortunata serie Rider di Mizuno.

Il concetto "Rider Feel" della Mizuno è più che mai attuale e si riflette fedelmente in uno dei suoi modelli più leggendari, la Mizuno Wave Rider 24. Fornire la migliore esperienza di gestione per il runner continua ad essere l'obiettivo principale dell'azienda con sede a Osaka e si traduce in una continua evoluzione e sviluppo dei migliori materiali e tecnologie. Da questa evoluzione è nata una delle tecnologie più innovative di Mizuno, la Mizuno Enerzy, che rafforza l'ammortizzazione e favorisce un maggiore ritorno di energia durante la gara.

Le Mizuno Wave Rider 24 mantengono intatti l'identità della serie Rider, offrendo una perfetta combinazione fra ammortizzazione e stabilità. Quest'ultima edizione continua ad utilizzare una serie di tecnologie e materiali di ultima generazione di Mizuno nell'intersuola, tra cui Wave, U4iC e U4icX. La struttura dell'intersuola favorisce il massimo assorbimento degli urti e offre il 17% in più rispetto al suo predecessore, il Mizuno Wave Rider 23.

Un'innovazione tecnologica che si integra nella zona del tallone e che accentua, in particolare, la sensazione di ammortizzazione durante la gara. Questo nuovo materiale offre anche un maggior ritorno di energia ad ogni passo, fino al 15% in più rispetto ai modelli precedenti, favorendo una fluidità unica nella corsa e un'esperienza più dinamica e reattiva.

La nuova tomaia Engineered Mesh delle scarpe da running da uomo Mizuno Wave Rider 24 è stata progettata biomeccanicamente per offrire una traspirabilità superiore. Un cambiamento importante rispetto ai modelli precedenti, che fornisce anche un contrasto di colore nella tomaia, massimizzando il comfort e la vestibilità. Questo nuovo aggiornamento incorpora anche una linguetta collegata all'avampiede e alla parte posteriore della tomaia, per una maggiore fluidità nella corsa.

Un altro notevole cambiamento nella linea di design delle Mizuno Wave Rider 24 è concentrato nella zona della caviglia. Il collo è stato ridisegnato ed è ora più arrotondato per una sensazione di corsa più confortevole e per evitare sfregamenti e irritazioni.

La suola delle Mizuno Wave Rider 24 combina due tipi di gomma: la gomma microespansa e la gomma piena, per un insieme che rende queste scarpe più morbide e resistenti. Inoltre, vale la pena notare che la zona centrale è più piatta per una maggiore fluidità in ogni passo. Un modello ottimizzato per l'asfalto che garantisce trazione e aderenza permanenti!

Mizuno Wave Rider 24, specifiche tecniche

Le scarpe da running ammortizzanti top di gamma della serie di Mizuno Wave Rider 24 sono arrivate sul mercato con dei cambiamenti significativi rispetto al modello predecessore. Una scarpa che evolve completamente la serie Mizuno Rider, e che favorisce una fluidità di passo mai vista prima! Un modello che incorpora, per la prima volta, la tecnologia Enerzy di Mizuno e offre il 17% in più di ammortizzamento e il 15% in più di ritorno di energia rispetto al suo predecessore.

Un upgrade che rimane fedele all'essenza della saga di Rider ma che offre un'esperienza di corsa ancora migliore. Per quanto riguarda le specifiche tecniche, un drop di 12 mm e un peso di 290 grammi, in una taglia 42 europea maschile, e un peso di 260 grammi nella versione femminile sono degni di nota.

Review da Mizuno Wave Rider 24

4 marzo 2021

Mizuno Wave Rider 24: Morbidezza e comfort si uniscono tra di loro per restituire una sensazione di elevata comodità durante la corsa

L'attesa è finita. Il prodotto più aspettato dai fedeli seguaci di Mizuno è stato lanciato sul mercato. Si tratta della nuova scarpa da running Mizuno Rider 24. Quello che è uno dei modelli più usati dai runner di tutto il mondo si presenta modificato rispetto alla precedente versione. Si tratta di una naturale evoluzione pensata per sfruttare nuove tecnologie e offrire maggiore morbidezza e comfort. Una volta indossata si avvertono immediatamente comodità e leggerezza. Ma non finisce qui. È Mizuno stessa a dichiarare che "La nuova Wave Rider offre il 17% di ammortizzazione e il 15% di ritorno di energia in più rispetto al modello precedente". Vediamo come è possibile nel dettaglio.

Si parlava di cambiamenti rispetto al modello precedente, bisogna aggiungere che questi sono sia estetici sia strutturali. La prima novità di questa scarpa da running riguarda sicuramente la costruzione dell'intersuola in cui si combinano due diverse tecnologie: la già conosciuta Mizuno Wave e la nuova Mizuno Enerzy, inserita in corrispondenza del tallone. Morbidezza e comfort si uniscono tra di loro per restituire una sensazione di elevata comodità durante la corsa. Allo stesso tempo stabilità, ammortizzazione e reattività, sensazioni ottenute grazie all'impiego delle nuove tecnologie, caratterizzano la corsa trasmettendo al runner la certezza di movimenti fluidi ed efficaci.

All'inizio ho avuto dei dubbi sulle prestazioni della scarpa, forse perché è così leggera e forse perché appena l'ho indossata ho avvertito la mancanza della sensazione di fluttuare, probabilmente la mente avrà condizionato le percezioni. Dopo aver fatto qualche passo si sente però subito che è una scarpa davvero comoda e che riesce ad ammortizzare.

La tecnologia Mizuno Enerzy nello specifico è stata studiata per ottenere alte prestazioni in termini di ritorno di energia e morbidezza. Ridurre la dispersione di energia è fondamentale per quanti corrono per ottenere benefici fisici ma anche nelle prestazioni. Per ottenere il risultato finale sono stati necessari due anni di studio e numerosi test.

Alla fine il risultato è sotto gli occhi di tutti, la Mizuno Enerzy - secondo quanto dichiara il brand - risulta più morbida del 17% rispetto ai materiali tradizionali, mentre il ritorno di energia è superiore del 15%. Sarà vero? Provandola si sente subito che la Mizuno Wave Rider 24 è una scarpa morbida, e che si, il rimbalzo si avverte eccome soprattutto dopo averla provata e riprovata, dopo aver percorso tra gli 8 e i 10 km e avere spinto. Sul tallone poi si percepisce una sorta di cuscinetto: l'ammortizzazione è evidente.

Mizuno Wave Rider 24 e la presenza della tecnologia MIZUNO ENERZY

L'obiettivo di Mizuno è costruire attraverso la combinazione dei diversi materiali, una scarpa da corsa che assicuri il massimo assorbimento degli urti e offra il rimbalzo che ogni corridore cerca. Pare che con questo ultimo modello l'obiettivo sia stato centrato. Indossare questo modello significa vivere un'esperienza di corsa fluida, dinamica e reattiva.

Mizuno ha pensato a una doppia versione, una con tomaia in mesh ingegnerizzata e una con tomaia in maglia (Waveknit). Qual è la differenza? La seconda risulta leggermente più pesante. Entrambe però hanno delle caratteristiche comuni.

La tomaia in tessuto Air favorisce la calzata rendendola morbida e adattabile. A contraddistinguere la tomaia sono poi traspirabilità e freschezza assicurate dalla rete ad aria compressa ingegnerizzata: il piede resta asciutto e fresco durante tutta la corsa. Anche questo è un punto di differenza rispetto alle precedenti versioni in quanto la tomaia è stata progettata biomeccanicamente. Ho provato la scarpa anche per una camminata in una giornata molto calda, alle 9 del mattino c'erano già quasi 35 gradi, il piede è rimasto abbastanza fresco e asciutto.

Desing

Il design è essenziale e minimale ma è curato nei dettagli e a mio avviso ha un tocco di raffinato, anche l'occhio vuole la sua parte.La calzata risulta comoda e adattabile grazie anche alla struttura che è rinforzata nella parte centrale, la linguetta situata all'altezza dell'avampiede ottimizza la vestibilità della scarpa che facilmente si adatta al piede, grazie al tessuto elastico che la collega agli estremi laterali.

In corrispondenza del tallone, un arrotondamento imbottito, che non è comunque tanto spesso, garantisce ulteriore comodità ed evita che lo sfregamento con la scarpa causi fastidi. Insomma, appena si indossa la Mizuno Wave rider 24 è comoda e spaziosa, forse anche troppo ma bisogna dire che si adatta bene al piede.

Redisegno totale della suola

Per quanto riguarda la suola è totalmente ridisegnata: si nota l'X10 sul tallone che è fatto in gomma di carbonio, mentre nell'avampiede possiamo notare la gomma soffiata. La loro combinazione rende il prodotto resistente all'usura, agevola le trazioni e favorisce l'aderenza al terreno. La parte centrale è liscia e piatta, c'è una sorta di solco: in questo modo la scarpa risulta più leggera e flessibile in comparazione con il modello anteriore, la Mizuno Wave Rider 23.

I controllori flessibili servono a migliorare la flessibilità della scarpa e a restituire, di conseguenza, fluidità nel movimento. In effetti ho trovato la scarpa elastica e abbastanza morbida. La tenuta dovrebbe essere buona su tutti i tipi di terreno, dico dovrebbe perché avendola provata solo su terreno asciutto non posso dire come risulta su umido e bagnato.

Mizuno Wave Rider 24: profilo corridore

La Wave Rider 24 è pensata per runners con appoggio neutro che cercano un prodotto capace di assicurare ammortizzazione durante la corsa ma anche un buon ritorno di energia e fluidità nei movimenti. È una scarpa pensata per le lunghe distanze e gli allenamenti quotidiani. Si rivolge a un runner di peso medio leggero che mantiene passo medio durante la performance.

Insomma è una scarpa che assicura una corsa stabile ed efficace, trazioni fluide e un'andata leggera.

La versione maschile pesa 284 g, mentre quella femminile quasi 260 g, il drop è di 12 mm. Insomma è una scarpa che assicura una corsa stabile ed efficace, trazioni fluide e un'andata leggera.

Non è una scarpa proprio economica dato che il prezzo si aggira intorno ai 150 euro, però è un buon prodotto. La Mizuno Wave Rider 24 risulta in linea con le precedenti: sebbene siano state apportate modifiche evidenti, c'è un legame con le precedenti versioni della stessa tipologia. È probabilmente questa ragione a far pensare che come le altre anche questa versione risulterà amata da tanti corridori.

Valutazione della tester

  • Leggerezza: 9.
  • Risposta: 9
  • Ammortizzazione: 9,5
  • Stabilità: 8,9
  • Flessibilità: 9
  • Grip: 9.

Una scarpa multifunzionale, con un buon supporto e un'ammortizzazione forte e solida.

Sono un nostalgico e ricordo ancora quelle meravigliose Mizuno Wave Rider 14 con cui ho corso il mio primo triathlon. Per questo motivo l'analisi delle Mizuno Wave Rider 24 è particolarmente importante per me e ho insistito molto con il team del prodotto Runnea affinché potessi essere io a provarle e recensirle. Ed è stato bello scoprire quanto l'azienda giapponese abbia migliorato questa scarpa dal 2010 ad oggi. In questi 10 anni, infatti, questo modello ha subito molti cambiamenti, si è adattato alle tendenze del mercato con più o meno successo, e ora, un decennio dopo, si presenta ai suoi fan con una nuova proposta che recupera l'essenza di una scarpa così popolare tra i corridori fino a 80kg e passo neutro.

A chi sono adatte le Mizuno Wave Rider 24?

A mio parere sono rivolte a corridori fino a 80 kg, runners che atterrano sul tallone e che cercano scarpe neutre con una forte ammortizzazione, un buon supporto del piede durante la corsa, una buona stabilità e che siano il più leggero possibile. Danno una sensazione di fermezza (anche se in misura minore rispetto ai modelli precedenti) e non può essere altrimenti, dato che mantengono la tecnologia Wave nella zona del tallone (piastra ondulata in plastica). Adesso sono ancora più morbide grazie alla nuova schiuma Enerzy nell'intersuola, sotto la piastra Wave.

Sopra la piastra troviamo di nuovo U4IC, una schiuma più dura al tatto, che si combina con la piastra Wave e la schiuma Enerzy per formare un mix perfetto. Il risultato è una scarpa da corsa per i corridori che cercano più comfort rispetto ai modelli precedenti, un po' più di ritorno di energia (con meno ondulazione dell'onda che ritorni più velocemente alla sua posizione iniziale) e un po' meno stabilità, nonostante sia una delle scarpe più stabili della sua categoria (scarpe ammortizzate e neutre per corridori fino a 80 kg).

Ideale per le corse medie e lunghe, dove vogliamo sentirci protetti senza peso eccessivo e con uno stile di corsa che enfatizzi l'atterraggio del tallone.

Grazie alla loro suola rinforzata, queste Rider 24 possono essere usate sia su asfalto che su piste sterrate o ghiaia.

Cosa ci è piaciuto di queste Mizuno Wave Rider 24?

Come abbiamo detto prima, in seguito al nuovo aggiornamento delle Wave Rider 24, si ha una scarpa stabile, ferma e con una sensazione più morbida rispetto alle edizioni precedenti. È una scarpa da corsa più comoda in gara, non è più veloce delle edizioni precedenti, è simile, ma, grazie alla sensazione al tatto e il suo comfort, troverà più sostenitori che detrattori.

Mostra un notevole miglioramento anche nella flessibilità, che a sua volta è una caratteristica strettamente legata al comfort. È una scarpa che scorre molto bene dall'atterraggio sul tallone, grazie al lavoro delle diverse schiume e del Wave, con un ritorno di energia e un appoggio sicuro sul mesopiede e l'avampiede. La suola presenta scanalature più ampie che aiutano ad avere una flessibilità extra.

Come si comportano le Mizuno Wave Rider 24 in gara?

Come ho detto prima, questa scarpa da corsa è piuttosto solida al tatto, ció vuol dire che non ha una imbottitura morbida o "gommosa", è una scarpa reattiva, con molta ammortizzazione, ma è un'ammortizzazione reattiva. Quello che mi piace di più è che dà al piede un movimento molto fluido ed è disegnata per chi atterra sul tallone in modo puro, è una scarpa con cui vorresti correre. Se devi fare una o vuoi correre più veloce, non importa, scoprirai quanto sono buone queste Rider. La Wave Rider è forse una delle scarpe più versatili che ho provato nella loro categoria.

Le consiglio principalmente per le corse medie e lunghe dove il ritmo non è troppo veloce. Sono adatte anche per le gare di media e lunga distanza durante le quali avrete bisogno di un po' di supporto con il coprire dei chilometri a causa della fatica accumulata.

Lo trovo adatte anche per quelli di voi che vogliono avere solo un paio di scarpe nell'armadio, infatti, è una scarpa multifunzionale.

Possibili punti di miglioramento

Quello che ho notato è che, in sostanza, è un modello che è cambiato poco negli anni esteticamente, infatti, ricorda la scarpa di 10 anni fa. Credo che un possibile punto di miglioramento, tenendo conto di come la moda abbia influenzato anche il mondo running, sia saper osare un po' di più nel design della scarpa. Sappiamo, però, che questa potrebbe essere una scelta rischiosa.

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