Nike Air Zoom Terra Kiger 4

7.0
SCORE

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La nostra selezione

Prodotti da Nike relativi a questa ricerca

Servizi

Leggerezza
9
Ammortizzazione
9
Flessibilità
8
Risposta
9
Stabilità
8
Grip
8

Caratteristiche delle Air Zoom Terra Kiger 4

Genere Uomo
Peso 275 gr
Drop 4 mm
Ammortizzazione Neutro
Costituzione Leggero , Medio
Impronta Neutro
Superficie Trail
Uso Allenamento
Ritmo Medio
Piede Normale
Anno 2017

Nike Running non ama fallire in nessun segmento, tantomeno nel sempre più praticato trail running, e così ci presenta la Nike Air Zoom Terra Kiger 4, un modello che si distingue per la sua usabilità, la leggerezza e la massima trazione. A noi è piaciuto molto il suo design ed il comfort trattandosi di un un modello che deve essere adatto a tutti i tipi di terreno ed allo stesso tempo deve assolutamente essere in grado di proteggere il piede al massimo.

Ma vediamo nel dettaglio cosa offre la Nike Air Zoom Terra Kiger 4 agli amanti del trail running che sono alla ricerca di una calzatura comoda, leggera e soprattutto sicuro. La Nike Air Zoom Terra Kiger 4 è dotata di una parte superiore realizzata in rete Flymesh con la tecnologia Dynamic Fit, un ritrovato innovativo che vi garantisce un'eccellente traspirabilità ed un alloggiamento comodo per il piede.

Nike ha realizzato una suola versatile che sia in grado di adattarsi facilmente al terreno roccioso e bagnato. In questo modo si ottiene facilmente la trazione necessaria per affrontare e sfidare sentieri dal terreno roccioso.

Vediamo qui l'unità di ammortizzazione Zoom Air nel tallone e nell'avampiede. L'intersuola è realizzata con Phylon ed ha una misura di 4 mm.Nonostante lo spessore contenuto, con Nike Air Zoom Kiger 4 il piede è protetto in caso di contatto con superfici rocciose appuntite anche grazie al rinforzo posizionato sulla parte anteriore che protegge le dita.

Caratteristiche di Nike Air Zoom Terra Kiger 4

  • Parte superiore realizzata in Flymesh, un materiale che enfatizza la traspirazione del piede e il fissaggio delle dita lasciando spazio sufficiente per i movimenti.
  • L'interno della scarpa è come una seconda pelle. In questo modo è possibile ottenere il massimo comfort da questa calzatura per avere ottime prestazioni in gara. Grazie alla parte del tallone con forma stondata che riproduce fedelmente quella umana, inoltre, il piede è protetto dalla possibilità di essere sottoposto involontariamente a movimenti innaturali che potrebbero causare dolore e compromettere la performance.
  • Nike torna a scommettere sul Dynamic Fit che utilizza cavi Flywire in grado di fornire il supporto ideale ed il giusto grado di fermezza nella parte centrale del piede.
  • L'intersuola è realizzata in Phylon ed è stato inoltre incorporata un'unità Zoom Air nel tallone ed un'altra all'altezza della punta per un'ammortizzazione reattiva che si adatti prontamente ai cambi di superficie per un appoggio stabile in ogni condizione.In questo modo il grip è ottimizzato, soprattutto in condizioni difficili come la corsa su superfici vischiose che possono compromettere la stabilità del corpo in caso di appoggio incompleto o sbagliato.
  • Suola esterna perimetrale interamente realizzata in gomma per offrire due cose in una: maggiore trazione su tutte le superfici e maggiore durevolezza della scarpa, entrambi necessari, soprattutto in caso di trail running.
  • Suola esterna con marcatura del disegno del battistrada e adesivo in gomma nel centro del metatarso per fornire una migliore trazione sul bagnato.
  • Peso: 275 grammi (per un modello numero 44 da uomo).
  • Spessore: 4 mm

Review da Nike Air Zoom Terra Kiger 4

31 marzo 2018

La scarpa "più polivalente" della Nike Running per correre in montagna

" Polivalenza di qualità e evidente stile Nile: un gigante ai tuoi piedi rapido e reattivo si qualsiasi terreno duro e assestato senza esigente tecniche"

Quando testiamo un modello di una marca di riferimento mondiale nell'ambito del materiale sportivo, nello specifico ciò che riguarda le calzature e gli indumenti, poche presentazioni in generale mancano. Ancora di meno se parliamo della Nike. Gli americani con il nome della dia greca abbracciano praticamente qualsiasi modalità sportiva che ti venga in mente e la sua visibilità commerciale è onnipresente. In una ipotetica ricerca nella quale chiederemmo 5 marche sportive a neofiti e anche esperti sportivi, scommettiamo qualsiasi cosa che il marchio Nike sarebbe tra i più nominati se non proprio il più nominato.

Strategie di marketing a parte, la Nike è stata una delle pionere nel vedere nel footing degli anni 80 e nell'abbigliamento moderno un mercato nel quale espandersi. La sua linea di sneakers e abbigliamento sportivo "da strada" e la sua gamma di calzature e abbigliamento da running lo confermano.

Ciò nonostante, a tutta questa proiezione mondiale devo apporre un "Ma" e perchè riguardo me personalmente, la Nike non ha saputo, non ha voluto e non ha avuto interesse ad addentrarsi con vero ardore nel mondo della pratica sportiva all'esterno, di avventura o qualcosa di così semplice come può essere correre in montagna. Lì dove altre marche polisportive della stessa importanza sul mercato, non specificamente per corse in montagna, come Adidas, Asics, Mizuno... hanno saputo adattarsi alle tendenze e hanno ampliato il loro catalogo aggiungendo prodotti per il trail. La Nike si è conformata a modelli unici per coprire un buon numero di necessità per quanto riguarda terreni, distanze e caratteristiche del runner.Questo mi lascia ancora sorpreso vedendo che i suoi avversari diretti si sono resi conto del boom mondiale del trail e hanno pensato a rinnovare e diversificare la loro offerta e lo fanno in modo continuo.

Nike continua a fornire i suoi 2 classici modelli di calzature per il trail ,la Nike Air Zoom Wildhorse e la Nike Air Zoom Terra Kiger, entrambe presentate nella loro quarta versione per la stagione 2017.

In questa recensione, da Runnea ti portiamo i risultati su campo delle Nike Air Zoom Terra Kiger 4 (a partire da ora le Kiger 4). Una scarpa che con i suoi 275 grammi e i suoi 4 mm di differenziale è stata disegnata come modello leggero, flessibile e dal buon fit e calzata per qualsiasi tipi di terreno senza esigenze tecniche. Le Kiger 4, che introducono un solo cambiamento rilevante rispetto alla versione precedente, sarà una "polivalente" del marchio Nike, come complemento della sua sorella maggiore, la Wildhorse 4 (che nella terza versione aveva già un disegno con membrana Gore Tex), una scarpa "più tecnica", che con i suoi 306 grammi e 8 mm di differenziale ti da più solvenza e sicurezza in terreni più complicati.

Nike designa per le Kiger 4 un prezzo consigliato di vendita di 130 € e le trovi disponibili in tre disegni per uomo e altri tre per le donne.

Altre opzioni simili tra le rivali all'interno del mercato delle marche "non da montagna"? Mi vengono in mento tutte quelle con differenziale maggiore e ammortizzazione, le Mizuno Wave Kazan, le NB Fresh Foam Gobi e le NB Fresh Foam Hierro v2 ( quelle con un differenziale simile), le Asics Gel Fuji Elite o le nuove per il 2017 Adidas Terrex Agravic Speed.

Prime sensazioni con le Nike Air Zoom Terra Kiger 4

Tenendole in mano e osservandole mi piace il suo disegno e la sua estetica, con un'immagine Nike ben riconoscibile. In aggiunta, per lo meno in questa versione arancione, dovranno piacerti i colori vistosi e non ti deve importare di renderti subito visibile. In effetti non sono rimaste indifferenti nè per strada che per la montagna.

Si tratta di un modello molto leggero, con un mesh molto flessibile e con uno strato traspirabile forato, per il quale tra le cose messe in dubbio ragionevolmente troviamo la protezione e la durata, sebbene la punta sembra ben rinforzata. Incollata al suolo, con profilo basso e un differenziale più vicino al minimal e al natural running che a un modello di transizione intermedio dai differenziale più protettivo e ammortizzati per il tallone. Della suola chiamano l'attenzione i minitasselli a forma di quadratino nella zona del tallone, altro dubbio da aggiungere alla liste, avvolgimento del piede durante la discesa, sebbene la Nike sembra che abbia voluto incidere nella trazione della suola poichè questa acquista un ruolo da protagonista e nella punta e nel tallone l'intersuola "se la mangia".

Le prime sensazioni con le Kiger 4 ai piedi mi riportano a pensare ad una scarpa straordinariamente unica, dal gran avvolgimento e calzata ( qualcosa in cui c'entrano la tecnologia Dynamic Fit e la maglia Flymesh). Incollata al suolo e sebbene l'ammortizzazione risulta essere "alquanto dura" ( ricorda che il differenziale è di 4 mm), la reattività è buona. Gli elementi termosaldati esteriormente e le imbottiture interne sono Nike, sinonimo di grande qualità. Anche se sono molto comode, non ti aspettare grandi spazi all'interno per il piede, la sua ampiezza è giusta per non stringere troppo il piede ma nemmeno fallo ballare nella scarpa. La suola continua a lasciarmi qualche dubbio: gli stessi di qualsiasi modello polivalente. Voglio verificare fin dove può arrivare la sua zona di comfort ( che in questo caso è la mia, con le calzature ai piedi)

Penserai che dico sempre lo stesso, ma anche in questa occasione muoio dalla voglia di verificare come funziona l'incontestabile" qualità Nike" che gli americani sviluppano in tutti i loro prodotti, ma questa volta per la montagna.

Anche tu? Allora continua a leggere...

Intersuola e ammortizzazione

Nessuna novità nell'intersuola rispetto al modello precedente. Con un dufferenziale di 4 mm e un profilo basso, la Kiger 4 continua ad avere il Phylon, un tipo di EVA reattiva come schiuma base dell'intersuola, sostenuto da due inserzioni dell'arciconosciuto Zoom Air, una nel tallone e una nella punta per cercare di rinforzare le zone di maggior impatto ed ottenere così un'ammortizzazione più armonica.

Da sottolineare

In una prima valutazione tenendola tra le mai, si riesce un poco a flettere l'insieme intersuola-suola con le mani, ma come una molla ritorna alla sua posizione quando la lasci.Questo, sommato all'accentuato rocker ( elevazione delle punta rispetto all'orizzontalità del suolo), si è trasformato sulla pista in una grande reattività di questo modello, un ritorno di energia che ti restituisce parte dell'energia nell'impulso finale della falcata.

Nonostante il suo differenziale basso, molto più vicino al concetto di "minimal", mi è piaciuto tanto il fatto che contenga bene il mesopiede, grazie al fatto che l'intersuola in questa parte della scarpa "guadagna altezza" sia nella parte interna che all'esterno del piede e concede stabilità a questo punto di appoggio e soprattutto nella fase della transizione. Questo, se come me sei un runner poco tecnico e tallonatore, ti farà piacere in un modello che ha così poca protezione del tallone.

Mi è anche piaciuta la sensibilità del terreno che ti offre. Nonostante non abbia un elemento protettivo, non ho notato fastidi né sofferto gli impatti su terreni più rocciosi, radici, poiché dà informazione al piede e in tempo reale in ciascun momento per poter adattarsi a ciascuna irregolarità. Sono calzature agili e di facile reattività a passi rapidi, imprevisti, salti.

Opportunità di miglioramento

La combinazione delle "camere d'aria" classiche della Nike nel tallone e avampiede con il Phylon non mi ha lasciato convinto. La sua ammortizzazione mi è risultata un po' ristretta, sebbene bisogna tenere in conto la confluenza delle circostanze: un profilo basso dell'intersuola (poca densità di schiuma) con poco differenziale e un runner corpulento di 78 kg e poca tecnica di corsa. Sono convinto che il runner più leggero e dalla tecnica di corsa più depurata avrà un'altra opinione. Io ti dico la mia.

Tenendo conto dell'orientamento del modello come scarpa polivalente, io avrei optato per dotarla di una maggiore ammortizzazione e avrei aumentato il suo drop almeno fino ai 6 mm. Tenendo anche in conto degli unici due modelli che commercializza la Nike per il trail, le Kiger 4 sono quelle che sarebbero destinate a runner più esordienti o runner che vogliono una sola scarpa per tutto. Si tratta della mia opinione personale.

Un altro aspetto importante è l'adattamento a modelli come questi , con differenziali al di sotto dei 6 mm se vieni da modelli più ammortizzati e protettivi del tallone. E questo non si ottiene dopo pochi mesi quando corri per tutta la vita in un determinato modo. Non voglio essere ripetitivo, puoi consultare la mia opinione a riguardo anche nelle precedenti recensioni, come quelle delle Altra King MT o delle Brooks Caldera. Riassumendo, puoi iniziare a sorgerti qualche dubbio come: Mi serve una calzatura minimal? Conviene alterare il mio metodo di corsa? Chiunque può correre con differenziale zero?

Suola

Come per l'intersuola, le Kiger 4 non variano proprio nella suola rispetto alle novità introdotte nella sua terza versione. Mantengono un disegno tipo scarpetta come la Nike, per la loro forma si differenziano chiaramente nella zona perimetrale (nera) separata da un'altra centrale (multicolore). Tre canali transversali di flessione nell'avampiede e nella zona senza tasselli nel mesopiede completano il disegno. Chiama l'attenzione la misura tanto piccola dei tasselli della zona del tallone che, come il resto, sono si 2-3 mm di profondità ma su una superficie ridotta. Inoltre i tasselli del perimetro, che in altri modelli sono chiaramente di una superficie maggiore, nelle Kiger 4 appaiono divisi anche in due.

Pensando alla funzionalità differenziata di entrambe le zone, la Nike ha usati la gomma 004 Sticky Rubber per la zona centrale (materiale che si differenzia per essere una "gomma pieghevole" che aumenta la trazione sia in terreni asciutti sia in quelli umidi) e la gomma 054 Super High Abrasion per la zona perimentrale, cercando di dare più resistenza e durata ai tasselli.

Da sottolineare

Il segnale di identità di qualsiasi scarpa da trail è la suola. È ciò che ti offre una maggiore informazione sull'orientamento. Tra tutte le calzature quelle che mi sembrano più difficili da riuscire per disegno e composti sono i modelli polivalenti come le Kiger 4. Riuscire ad ottenere una suola con aderenza e sicurezza su molti tipi di terreno e circostanze con dei minimi accettabili di efficacia non è un compito facile. Dopo aver affrontato con le Kiger 4 una moltitudine di terreni dai monti verdi della costa basca ai blocchi granitici del Sistema Centrale, vi posso dire con certezza che la Nike ha ottenuto una suola versatile per varietà di terreni e circostanze con una soluzione più che accettabile in tutte esse. Sentieri e piste non caratterizzate da terreni instabili, pietre e piccoli pezzi di roccia, piste montagnose asfaltate, sono il loro habitat naturale. Hanno risposto in maniera soddisfacente anche nel terreno più umido che duro non in fangaie. Per delimitare di più, dove hanno risposto in modo migliore e mi sono sentito più comodo con esse ai piedi in terreni duri e compatti no tecnici, sia nell'asciutto sia nel bagnato.

Mi piacciono soprattutto vari aspetti. Uno di essi è come la suola "invade" lo spazio dell'intersuola e se la "mangia" sia nel tallone che nell'avampiede, aumentando in questo modo la trazione e l'aderenza in appoggi di punta in pendenze più elevate e nelle discese più pronunciate. E l'altro è il disegno della suola con perimetro di gomma più dura e resistente e tacchi più grandi in superficie che nel resto (sebbene in questo caso non si parla poi di tanto). Danno stabilità all'appoggio e aumentano la "presa" della suola nei passi laterali, più compromessi, come nella mezzacosta o in piani inclinati.

La durata dei tasselli, nel tempo che l'abbiamo testati, è risultato accettabile, sebbene presenta segni di maggiore usura la Sticky Rubber central rispetto alla 054 Super High Abrasion, che con il passare dei chilometri, ovviamente continuerà ad usurarsi.

Elementi da migliorare

Più che un consiglio per un miglioramento si tratta di un'osservazione e per ricordare che le Kiger 4 sono calzature polivalenti ma non sono utilizzabili in tutti i tipi di terreno. Nei terreni tecnici, di maggior dislivello, esposti e più rocciosi, le salite e soprattutto in terreni umidi e morbidi (fangaie, fango....) fanno cilecca. E dimenticati di uscire dal sentiero marcato. Per questo tipo di attività devi considerare la sua sorella maggiore, la Air Zoom Wildhorse 4.

Ho anche notato una mancanza di sicurezza nelle discese forti (in generale perdono trazione e aderenza appena la discesa diventa seria, sia in salita sia in discesa) e quando il terreno inizia ad essere meno compatto e più irregolare: sabbia, argilla, ghiaietto...

Nei primi passi sull'asfalto e cemento ho notato questa sensazione appiccicosa della suola che poi in seguito scompare.

Tallone

Proprio da una tomaia superleggera e flessibile, il tallone non ha nessuna protezione, carcassa o rinforzi specialmente resistenti che diano contenimento e calzata al tallone. Puoi vedere dalle foto con quale facilità si piega davanti ad una lieve pressione della mano. Ha semplicemente un rinforzo interno in entrambi i laterali del calcagno che si elevano appena in altezza e scompaiono nella zona posteriore.

Da sottolineare

In movimento mi hanno dato poca fermezza nel tallone sebbene salendo e in zona pianeggiante cercando di avanzare il punto di atterraggio della falcata, ma ce n'è stata di più nelle discese e più quando la pendenza diventava più acuta.

Di positivo devo dire che l'imbottitura interna e il collarino della caviglia, tutto in un solo pezzo di grande qualità, danno un comfort e una calzata sensazionale.

Elementi da migliorare

Tieni presente che una scarpa con 4 mm di differenziale e tanto leggera con scarse protezioni non è stata pensata per atterraggi di tallone. Continuo a pensare che una scarpa polivalente e non tecnica (l'unica marca per il trail con queste caratteristiche) ed in teoria diretta ai novellini del trail dovrebbe avere una maggiore ammortizzazione e protezione del tallone.

Soletta e ampiezza

Come per la versione precedente, la soletta tipica della casa produttrice, è piegata alla base della punta. Da un lato in questo modo si evitano movimenti inopportuni e scomodi di questa soletta e dall'altro lato rende difficile l'inserimento, però, di solette personalizzare e la pulizia della parte interne da piccole pietre, sabbia etc.. Non è molto sagomata ma aggiunge una sensazione di comfort e una leggera ammortizzazione all'appoggio.

L'ampiezza, senza essere troppo stretta, si adatta al piede per contenerlo con fermezza ma senza opprimere: il piede ha la libertà di movimento all'interno ma comunque la tomaia con crea irritazioni per pressione. Un equilibrio perfetto.

Tomaia

La tomaia delle Kiger 4 è secondo me il fiore all'occhiello del modello. Continua a mantenere il disegno del sistema Dynamic Fit, con un doppio strato Flymesh. Il mesh esterno è multiforato e porta termosaldata la protezione della punta e le asole del sistema di chiusura. La grande novità di preciso in questa quarta versione è che il sistema di lacci Flywire se riduce negli ultimi due occhielli, i più vicini alla caviglia. Il mesh interno, continuo ed elastico resta cucito alla linguetta (superlarga e morbida) e alle imbottiture interne del tallone.

Da sottolineare

Una cosa è leggere le caratteristoche tecniche e le sensazioni che ha trasmesso e un'altra cosa molto diversa è notarle direttamente in movimento durante la corsa. La tomaia delle kiger 4 è una meraviglia, senza dubbi. Il fit e la calzata interna del piede è pura goduria. Molto comode. Ciò unito alla sua leggerezza e flessibilità porta alla sensazione di non portare che una suola ai piedi.

La calzata che è tipo calzino, a modo di seconda pelle della maglia interna. è una cosa molto riuscita. Anche l'aiuto della linguetta che copre molto bene il collo piede con un'imbottitura morbida al tatto, confortevole e senza eccesso di volume nè di peso.

Il sistema di allacciatura Flywire, sebbene in questa versione sia ridotto, ti permette una volta allacciati i lacci, che queste cordicelle per quanto siano avvolti trasmettano quella tensione intorno al piede fino all'intersuola dove si fondono e tutto ciò aumenta la sensazione di avvolgimento.

Un altro dettaglio del perchè il piede si senta tanto avvolto e stabile è che la tomaia continua al di sotto della soletta in entrambi i laterali fino alla riduzione della base della scarpa ad una forma molto stretta.

Un ulteriore punto a favore è la traspirabilità di un mesh tanto leggero e poco protetto. Ideale per il tempo in cui lo abbiamo testato. Per questo e per la sua incredibile comodità e calzata, sebbene io non sia molto propenso a non utilizzare i calzini, con le Kiger 4 l'invito è proprio a non usarli.

Punti da migliorare

Sai già che per la questione del materiale dico sempre che nulla è perfetto per qualsiasi situazione. Un mesh così leggero e traspirante non ti può dare la protezione nè per l'acqua nè per l'umidità nè per le abrasioni meccaniche rispetto ad un mesh meno traspirante e protettivo. Si è bagnato con molta facilità, sebbene abbia già accennato che la stagione estiva ha aiutato anche ad asciugarla con altrettanta facilità. In quanto a protezioni continua ad essere un modello non raccomandabile per terreni tecnici nei quali bisogna proteggersi dalle rocce, spigoli, radici,sentieri incassati, sfregamenti etc... Per essere un modello polivalente mi è piaciuta la protezione della punta che sebbene leggere compie la sdua funzione ed è termosaldata con grande qualità al mesh esterno e compie la sua funzione perfettamente. Per il resto del Flymesh non c'è nessuna protezione e non è una membrana tipo Rip Stop per cui rami, roccia o radici lasciano il loro segno indelebile sulla tomaia.

Qualcosa in cui sai che mi fermo sempre è la sicurezza. Non porta alcun tipo di elemento rifrangente e per finire con i "ma" i lacci a me sono risultati un po' corti una volta allacciare le scarpe e non ho potuto fare la doppia chiusura che faccio sempre per impedire che il nodo misi sciolga.

Riassumendo: A chi raccomanderei le Nike Air Zoom Terra Kiger 4?

Valutazione generale

Calzatura di un mercato stilossisime Nike ( molto molto belle), con rifiniture di qualità, leggere (275 gr), flessibili, traspirabili, comodissime e di grande calzata e avvolgimento, dalla suola polivalente adatta a tutti i tipi di terreno non tecnici e dalla discreta ammortizzazione ( differenziale 4 mm), reattive, agili e dalla rapida risposta.

  • IL MEGLIO: Polivalenza, comodità, calzata della tomaia.
  • IL PEGGIO: ammortizzazione e protezione del tallone.

Terreno

Polivalente duro e compatto e non tecnico. Asciutto e bagnato su sentieri e piste di terreno compatto o lievemente irregolare, pietre, radici, piccole rocce. Non perderai il ritmo su piste cementate o su asfalto ma non danno sicurezza in terreni tecnici di maggiore dislivello, esposti e con più rocce, altezze e terreni umidi e molli ( fangaie, fango etc...), nemmeno in terreni come quelli sabbiosi, di argilla o ghiaietto.

Runner

Dall'appoggio neutro, peso leggero e medio ( non più di 75-80kg) con una buona tecnica di corsa e adattato ai differenziali vicini al natural running (dovrebbe essere passato già a modelli di 6 mm di differenziale) o che vogliono andare avanti fino ad uno zero drop. Può anche essere una buona opzione per esperti runner da asfalto che vogliano iniziare l'esperienza del trail running o che cercano un modello rapido e leggero con il quale combinare il trail in terreni vari con superfici dure di asfalto e cemento.

Distanza

Allenamenti o gare brevi e di media distanza, tra i 10 e 20 Km. La distanza darà limitata dall'adattamento al tipo di differenziale, al peso e alla tecnica del runner.

Punti forti

  • Leggerezza
  • Comodità
  • Fit e calzata della tomaia
  • Polivalenza della suola

Punti da migliorare

  • Ammortizzazione
  • Calzata e contenimento del tallone
  • Protezione

Valutazione del tester di Runnea

  • Leggerezza: 9.
  • Flessibilità: 9.
  • Stabilità: 8.
  • Ammortizzazione: 7.
  • Reattività: 9.
  • Grip: 8.

Caratteristiche della Nike Air Zoom Terra Kiger 4

  • Genere: maschile (disponibile lo stesso modello anche per donna)
  • Ammortizzazione: discreta
  • Superficie: trail non tecnico.
  • Stato del piede: normale
  • Peso: 275 grammi (misura 44 modello maschile).
  • Costituzione: tra i 65 e gli 80 kg.
  • Uso: allenamento.
  • Appoggio del piede: in avanti (natural running).
  • Differenziale: 4 mm.
  • Appoggio: neutro.
  • Ritmo medio: 4'30 - 5'30 min/km.
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