Servizi

Leggerezza
8
Ammortizzazione
7
Flessibilità
8
Risposta
7
Stabilità
7
Grip
6

Caratteristiche delle FloatRide Run

Genere Uomo , Donna
Peso 254 gr
Drop 8 mm
Ammortizzazione Neutro
Costituzione Leggero
Impronta Neutro
Superficie Asfalto
Uso Allenamento
Ritmo Alto
Piede Normale
Appoggio del piede Tallone
Colore Morado , Naranja
Anno 2017

Reebok fa finalmente la sua comparsa nel mondo della corsa con il lancio di cinque scarpe appositamente progettate per i corridori. In questo nuovo catalogo è presente la nuova edizione delle Reebok FloatRide Run, una scarpa leggera, comoda che incorpora una buona lista di funzionalità e tecnologie che l'azienda ha sviluppato per fornire prestazioni ottimali.

Per la progettazione di questa scarpa Reebok ha utilizzato uno stile unico fatto di materiali leggeri in grado di offrire un comfort sufficiente al piede. Reebok ha creato composti che permettono un eccellente livello di ammortizzazione senza gravare sul peso della scarpa.

Caratteristiche della parte superiore

La tomaia di questa scarpa attira l'attenzione fin dal primo sguardo. Reebok ha infatti progettato una parte superiore a due sezioni, una delle quali, quella dell'avampiede e del metatarso, utilizza la tecnologia Knit che permette alle scarpe di adattarsi al meglio alla forma del piede assicurando la sensazione di indossare un semplice calzino.

Questo tessuto permette inoltre il passaggio di un buon flusso d'aria verso l'interno, rendendo così la scarpa abbastanza ventilata anche se è importante sapere questa calzatura non è impermeabile.

La sezione del tallone presenta invece uno stile diverso realizzato utilizzando un materiale più rigido e basso diagonalmente fino a scomparire nel mesopiede. Questo materiale consente al tallone di rimanere saldamente in posizione garantendo anche una maggiore stabilità del piede. Anche se può sembrare un materiale duro, quel che è certo è che ben si adatta ai movimenti del piede durante la corsa.

Sui lati sono presenti dei rinforzi in TPU che formano una sorta di rete che collega l'area del tallone al sistema di allacciatura. In questo modo quando si regolano i lacci, allo stesso tempo è possibile personalizzare la regolazione dei lati della scarpa per una chiusura altamente personalizzata in base all'effettiva larghezza del nostro piede.

Intersuola

L'intersuola della scarpa può contare su un drop di 8 mm per ottenere un'ammortizzazione abbastanza consistente per i piedi, un buon livello di comfort ed un certo livello di sensibilità della superficie. In questa sezione delle Reebok FloatRide Run è stata aggiunta la tecnologia che dà il nome alla scarpa ovverosia il composto FloatRide che si caratterizza per offrire un diverso livello di ammortizzazione a seconda della sezione della scarpa. In questo modo avremo una sensazione più morbida nella zona del tallone per aumentare il comfort durante l'impatto con il suolo mentre la parte dell'avampiede presenterà caratteristiche più rigide per offrire un maggiore rendimento energetico che facilita la fase del decollo.

Suola

La suola di queste scarpe presenta alcuni tacchi realizzati come blocchi quadrati piuttosto prominenti che forniscono una trazione rispettabile sull'asfalto, anche se va notato che il grip della scarpa è meno performante sul terreno umido.

Il design della suola permette inoltre di avere buona flessibilità dei movimenti affinché la transizione dal tallone alla punta avvenga nella maniera più naturale possibile.

Con queste caratteristiche le Reebok Run FloatRide rappresentano una buona opzione di scelta sia per il divertimento che per la corsa a passo medio, ma possono anche essere adattate alle gare in cui ci si aspetta di avere a che fare con un ottimo brand. Il suo stile unico e moderno attirerà sicuramente l'attenzione così da avere una scarpa alla moda che ci farà notare. Non poteva certo mancare la tendenza sneaker.

Review da Reebok FloatRide Run

25 marzo 2018

Un concetto basato sulla semplicità e il minimalismo. Offre un'ammortizzazione gradevole per andature morbide, una grande leggerezza ma scarso sostegno al piede

Il nome Reebok deriva da una gazzella africana chiamata "Rhebok". Sebbene come società di scarpe si fece conoscere per essere il primo marchio ad aver commercializzato già 30 anni fa il primo modello specifico da donna, in questi ultimi anni ha avuto i suoi alti e bassi nella vendita di calzature dedicate al running. Bisogna riconoscere che già dalle origini fu un marchio all'avanguardia, dotando i modelli di tecnologie innovative come lo Easytone, lo Zig Tech, lo DMX, lo Hexalite o lo spettacolare sistema a gonfiaggio Pump. Chi, tra coloro di una certa età appassionati al running, non ha mai avuto un paio di scarpe con una di queste tecnologie?

Da quando è entrata a far parte del gruppo Adidas, le innovazioni tecnologiche sono tornate ad essere identificative del marchio Reebok tanto nelle calzature da running quanto nell'abbigliamento tecnico. Il modello Reebok Floatride Ultraknit assomiglia molto al design di base delle Adidas "ultraboost uncaged" con un involucro tipo calzino sostenuto da alcune zone termosaldate.

Si tratta del modello per l'allenamento che ha vinto il premio al miglior debutto della rivista Runners. Una scarpa con uno spettacolare video promozionale che evidenziava l'eccellente risposta alla flessione della scarpa in fase di scarico, in grado di catapultare con forza il piede in avanti. Si tratta di un effetto che, come potrai leggere in questo test, non corrisponde alla realtà. Non sentirai né i tuoi piedi "come se galleggiassero" mentre corri né una simile propulsione...

Quello che riuscirai a sentire, invece, è una gradevole sensazione di comodità e una morbida ammortizzazione, l'ideale per passeggiare o correre a passo blando con sensazioni di comodità e di risposta adeguate. Per i corridori neutri, è in grado di offrire prestazioni abbastanza equilibrate in quanto a risposta e ammortizzazione. Si difende molto bene anche in aspetti come leggerezza e ventilazione del rivestimento. Tuttavia, risulta essere un po' stretta e il sostegno dei lacci è molto scarso per un uso intensivo. E' un modello per appassionati del running con un peso corporeo medio, con una falcata neutra e piede sottili, che siano in cerca di una ammortizzazione leggera e morbida per fare allenamenti a ritmi lenti e di una buona ventilazione per il piede in climi particolarmente caldi.

Un'estetica minimalista ed elegante che basa la sua funzionalità su tecnologie di base. In primis, la suola interna di Foam che offre una gradevole ammortizzazione e una buona risposta, in modo tale da poter correre in maniera comoda e a ritmi lenti. Le innovazioni riguardano anche il supporto al tallone in un unico pezzo che offre, attraverso una struttura di strisce in plastica, un controllo del tallone e del collo del piede. Tuttavia, il sostegno non è molto: il sistema di allacciamento con soli tre punti non riesce a fornire un contenimento totale, nonostante i lacci utilizzati siano abbastanza grandi. Il contenimento in un unico pezzo a livello del collare interno risulta comodo per talloni sottili, ma può provocare delle abrasioni in talloni e tendini di Achille che siano particolarmente prominenti. A ritmi più elevati, la mancanza di contenimento del piede si fa sentire particolarmente nei cambi di ritmo, di direzione e di senso e non sostiene il piede con fermezza.

Una scarpa, comoda e leggera 265 g per una taglia 10 USA. L'ammortizzazione risulta molto morbida a ritmi lenti, con un innovativo supporto del tallone in un unico pezzo. Il rivestimento è molto ventilato, ideale per ambienti caldi. Tuttavia, l'assenza di termo saldature e la scarsa elasticità del tessuto tolgono sostegno al piede.

Questi aspetti, insieme ad un'orma abbastanza sottile e ad un sostegno al collo del piede ottenuto attraverso un sistema di allacciamento su soli tre punti, sono insufficienti a contenere il piede, soprattutto quando si ha bisogno di una risposta maggiore a ritmi più elevati.

Suola interna e ammortizzazione

Questo modello offre una suola interna in Foam di una densità abbastanza blanda, simile a quella utilizzata nel modello One, come se fosse un'evoluzione della R 52 con un ammortizzazione più morbida. Si basa su un duro strato di Eva che circonda la suola e che mantiene il piede centrato, offrendo supporto e stabilità alla falcata neutra sulla suola interna di Foam. Questo bordo più duro penetra nella suola interna a livello dell'arco plantare e in tre zone più verso la punta, apportando stabilità al momento di dare impulso alla falcata.

Un solco longitudinale nella suola guida lungo la linea di propulsione serve ad apportare stabilità al primo dito e all'intero meccanismo di windlass, stabilizzando il primo metatarso.

La suola interna ha uno spessore che dimostra che l'ammortizzazione non dipende da una maggior quantità di schiuma. Mi piace molto la capacità di ammortizzazione e di risposta che fornisce la Foam Floatride a ritmi lenti. Il drop è di 8 mm (essendo di 23 l'altezza del tallone e di 15 quella dell'avampiede), il che facilità una risposta più dinamica che, insieme alla flessibilità e alla reattività del materiale sull'avampiede, fornisce una gradevole sensazione durante le corse a ritmi lenti. Inoltre, la suola ha un piccolo ribasso che facilita l'entrata del tallone, anche se il modello favorisce di più e risponde meglio ad un'entrata dell'avampiede.

Il foam FloatRide, quando spingi un po' di più e gli impatti diventano maggiori, viene compromessa con facilità e la stessa morbidezza scompare. La reattività della quale parlano molti tester io non l'ho notata. Infatti, la trovo assolutamente incomparabile con le prestazioni offerte dalla stessa marca con altri materiali simili.

Supporto del tallone

Il supporto del tallone in questo modello è in un unico pezzo di un materiale morbido, tipo neoprene, rivestito di tessuto. Questo riesce a sostenere adeguatamente il tallone dei piedi sottili anche se il rilievo a livello del collare risulta un po' eccessivo. Questo potrebbe causare abrasioni in tendini o talloni prominenti. Per i talloni sottili, invece, fa ampiamente il suo dovere.

Plantare e Orma

L'orma è abbastanza sottile: 10.2 mm nell'avampiede, 5,5 mm a livello dell'arco plantare e 8 mm nel tallone, il che la rende una scarpa adeguata ai piedi stretti e insufficiente per quelli più larghi. Le dita dei piedi non risultano soffocate nonostante la punta allungata. Infatti, grazie alla poca tensione del rivestimento, le dita possono muoversi liberamente.

Il plantare è un po' duro. Secondo me sarebbero state più comode con una gomma più morbida. La scarpa presenta anche un arco plantare più ampio, ma risulta poco efficacie e poco contenitivo.

Rivestimento esterno

Il rivestimento di questo modello è Ultraknit e mi ricorda molto il design minimalista delle Adidas "ultraboost uncaged" con un rivestimento tipo calzino, che fa a meno anche delle termo saldature. Una maglia spessa e compatta sulla punta e sui laterali lascia spazio ad un rivestimento molto aperto e con grandi fori che facilitano molto la ventilazione. Infatti, queste scarpe sono ideali per l'estate ma troppo leggere per l'inverno.

Il tessuto del rivestimento manca dell'elasticità necessaria e non sostiene sufficientemente il piede sulla suola interna, provocando movimenti indesiderati del piede quando si cambia il ritmo dell'andatura, la direzione e semplicemente quando si ha bisogno di maggiore risposta a ritmi più elevati.

Non è presente alcuna linguetta e lo stesso rivestimento, così come il collare delle "uncaged" de Adidas, copre solo la parte frontale della caviglia. La zona del malleolo e dell'astragalo resta libera e il tallone si supporta attraverso il sostegno unico posteriore. Il sostegno della caviglia mediante questo mezzo collare è poco contenitivo e, se provi ad ottenere maggiore tensione con i lacci, noterai solo un aumento della pressione nella parte superiore della caviglia. Insomma, manca qualcosa!
Del sistema di ancoraggio dei lacci invece, mi sembra che tre occhielli siano insufficienti, oltre al fatto che questi risultano essere un po' troppo elevati, lasciando gran parte del collo del piede libero da sostegno e contenimento. Questa mancanza di tensione è la causa dei movimenti indesiderati del piede sulla suola interna che penalizzano la corsa quando cerchiamo di aumentare il ritmo.

Suola

La suola delle Floatride ha un design particolare con diverse simmetrie e numerosi solchi trasversali. Ci sono anche diversi tacchetti piani che afferrano molto bene l'asfalto e che apportano una buona stabilità.
Un particolare solco longitudinale sulla suola guida la falcata solo lungo la zona di propulsione, apportando stabilità al primo dito e al meccanismo windlass, stabilizzando il primo metatarso.
Tanto in questo solco longitudinale quanto in quelli trasversali, si riesce ad intravedere sul fondo il Foam di Floatride utilizzato nella suola interna. Si tratta di un design molto simile a quello della suole Continental di Adidas, ma con molte meno prestazioni.

Punti di forza

  • Leggerezza
  • Morbida e gradevole assorbimento degli impatti da parte della suola interna di Foam Float a ritmi lenti
  • Rivestimento molto ventilato, ideale per ambienti molto caldi
  • Il solco longitudinale sulla suola nella zona di propulsione consente la stabilità del 1º MTF

Possibili miglioramenti:

  • Lo scarso adattamento all'altezza del collo piede provoca movimenti indesiderati quando si effettuano cambi di ritmo o cambi di direzione.
  • Tessuto del rivestimento esterno con scarsa elasticità e contenimento del collo del piede.
  • Difficoltà ad ottenere la stabilità della caviglia mediante il sistema di allacciamento con soli tre punti di aggancio. Non si ha un buon contenimento nonostante l'utilizzo di lacci molto larghi.
  • Il contenimento in un unico pezzo a livello del collare interno risulta comodo per i talloni sottili, ma può provocare lesioni a talloni o tendini di Achille più pronunciati.
  • Orma troppo sottile

Conclusioni e tipologia di utilizzatori :

Un modello minimalista che punta sulla semplicità di tecnologia e di concetti. Leggera e comoda, offre un'ammortizzazione morbida, ideale per corridori neutri di peso medio basso, risultando perfetta per andature a ritmi lenti e senza troppe esigenze.

L'innovativo supporto del tallone unico raggiunge l'obiettivo di contenere il piede dei corridori neutri con piedi sottili. Lo stesso non fa il rivestimento esterno. A livello funzionale, il sistema di allacciamento con tre tiranti risulta insufficiente, oltre al fatto che il supporto e il contenimento dei tiranti in plastica è posto troppo indietro. Questo, unito al tessuto esterno con poca elasticità, fa sì che il collo del piede non sia abbastanza stabile. Questa mancanza di adattamento si avverte soprattutto a ritmi più elevati o nei cambi di senso e direzione.

Il supporto del tallone in un unico pezzo è una scommessa semplice ma rischiosa. Infatti, in alcuni talloni o tendini particolarmente prominenti, il rilievo posteriore interno del collare potrebbe irritare la pelle. Tanto il solco longitudinale quanto i numerosi trasversali della suola lasciano intravedere l'interno di Foam del Floatride utilizzato nella suola interna, recante un design molto simile a quello presente sulle suole Continental di Adidas. Infatti, si tratta di un modello con parecchie similitudini al uncaged boost di Adidas, ma con prestazioni inferiori.

Un modello per allenamento molto leggero e per corridori fino ai 75 kg di peso, che abbiano falcata neutra e piedi sottili e che siano alla ricerca di una gradevole sensazione di ammortizzazione a ritmi lenti. Pecca di un sistema di adattamento molto complicato e di poco contenimento per il piede, aspetti che devono essere tenuti in considerazione quando si sceglie di utilizzare questo modello per realizzare parecchi chilometri. Secondo me, può essere ideale per andamenti morbidi o allenamenti leggeri, o per essere utilizzato dopo gli allenamenti più intensi data la sua morbidezza, leggerezza e libertà che offre al piede a ritmi piuttosto contenuti.

Valutazioni di Alberto Cebollada

  • Leggerezza 9
  • Ammortizzazione 8
  • Flessibilità 8
  • Risposta 7
  • Stabilità 6
  • Presa 8
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