X-Bionic Terraskin X00C

Le X- Bionic Terraskin X00C sono arrivate nelle mie mani proprio mentre mi stavo preparando per una sfida molto speciale: la staffetta nella famosa gara La Diagonale des Fous. Il mio tratto, di 36 km e 2700 metri di dislivello positivo, di cui 1900 metri in soli 9 km, richiedeva molte prestazioni, soprattutto in termini di aderenza e risposta .

Avevo bisogno di una scarpe in grado di affrontare tutti i tipi di terreno, dai tratti facili a quelli estremamente tecnici. Quando ho visto per la prima volta leTerraskin X00C X, sono rimasto colpito dal loro design innovativo: una scarpa nera, una bianca e dettagli tecnici che le distinguono.

Il tipo di trail runner ideale per le X-Bionic Terraskin X00C

Le X Bionic Terraskin X00C sono perfette per i trail runner che cercano prestazioni tecniche e versatilità. La piastra in carbonio e la suola Vibram le rendono ideali per chi alterna terreni altamente tecnici a zone più facili. Se siete corridori che amano le gare di trail impegnative, con salite ripide e discese insidiose, questa scarpa vi darà il supporto di cui avete bisogno.

Inoltre, sebbene sia adatta a corridori di tutti i pesi, se siete corridori alla ricerca di una scarpa che combini stabilità, aderenza e reattività, troverete le X Bionic Terraskin X00C particolarmente utili per le lunghe distanze e i terreni misti.

Distanze consigliate per le X-Bionic Terraskin X00C

Ho testato le X-Bionic Terraskin X00C su percorsi tra i 20 e i 42 km, con altitudini comprese tra i 1500 e i 2600 metri, e sono rimasto sorpreso dalle loro eccellenti prestazioni e dalla loro trazione su tutti i tipi di terreno, dal fango alle superfici rocciose e asciutte. Grazie al loro mix di ammortizzazione e reattività, queste scarpe sono ideali per le gare di media e lunga distanza, come le maratone di montagna o le ultra distanze, dove è necessaria una scarpa che risponda bene sia sulle salite tecniche che sulle zone più pianeggianti. Tuttavia, nelle distanze più brevi o molto esplosive si rischia di non sfruttare appieno il loro potenziale tecnico.

Cosa mi è piaciuto di più delle X-Bionic Terraskin X00C

L'aspetto più impressionante delle X Bionic Terraskin X00C è la loro capacità di combinare efficacemente trazione e reattività su terreni così diversi. Durante i miei test, da aree semplici a terreni tecnici estremi come giungle e rocce vulcaniche, si sono comportate in modo impeccabile.

La suola Vibram offre una presa impressionante su qualsiasi tipo di superficie, anche in condizioni di bagnato o scivoloso, dando una sensazione di sicurezza costante.

Inoltre, l'inclusione della piastra in carbonio divisa in due parti è una cosa positiva. Non solo aggiunge rigidità alla scarpa, ma offre anche una risposta dinamica sui tratti pianeggianti e meno tecnici, trasformando il trail running in un'esperienza che sembra quasi di correre sull'asfalto. Questa dualità tra stabilità e reattività è rara da trovare nelle scarpe da trail running ed è uno dei punti di forza di questo modello.

La durata è un altro aspetto che mi ha piacevolmente sorpreso. Dopo il km 300, la scarpa funziona ancora come il primo giorno, con un'usura quasi nulla della suola Vibram, segno che è stata progettata per resistere alle condizioni più estreme senza compromettere le sue prestazioni. A questo si aggiunge la calzata a calzino della tomaia, che offre una sensazione di pieno sostegno intorno al piede, particolarmente utile nelle discese ripide.

Un aspetto che non voglio tralasciare è il dettaglio dei calzini personalizzati forniti con le scarpe. X-Bionic ha creato un paio di calze tecniche appositamente studiate per massimizzare le prestazioni di questa scarpa. Ogni calzino è realizzato con tessuti a compressione e presenta zone specifiche per ridurre l'impatto e migliorare la traspirazione nei punti più critici del piede. Inoltre, in linea con lo stile unico della scarpa, ogni calzino ha un colore diverso, che completa il design asimmetrico.

Questa combinazione, non solo aggiunge un plus estetico, ma migliora anche il comfort e la vestibilità della combinazione scarpa, cosa che non si vede spesso in altri marchi.

Dal punto di vista estetico, le X Terraskin X00C si fanno notare e attirano l'attenzione, cosa non usuale nel mondo del trail running, dove la funzionalità tende a dominare sullo stile.

I punti chiave che mi sono piaciuti di più

• Trazione eccezionale: la suola Vibram offre una presa eccezionale su tutti i tipi di terreno, dal fango alla roccia vulcanica.
• Reattività su terreni misti: la piastra in carbonio in due parti offre un mix perfetto di stabilità su terreni tecnici e reattività nelle aree percorribili.
• Durata impressionante: dopo oltre 300 km, di cui più di 100 in gara, le scarpe mostrano ancora un'usura minima.
• Ammortizzazione equilibrata: laschiuma offre un notevole comfort, anche sui terreni più accidentati, senza sacrificare la reattività.
• Calzata a calzino: latomaia tecnica offre una calzata aderente, mantenendo il piede fermo e protetto, particolarmente utile nelle discese ripide.
• Design unico: i colori asimmetrici e i dettagli tecnici, come la calzata a calzino, rendono questa scarpe impercettibile in qualsiasi ambiente.

Possibili opportunità di miglioramento

Sebbene la X-Bionic Terraskin X00C sia più che soddisfacente sotto molti aspetti, ho trovato un paio di aree di miglioramento. In primo luogo, togliere le scarpe può essere complicato a causa dell'effetto di compressione della tomaia, che rende anche un po' ingombrante indossarle. Inoltre, sui pendii laterali ripidi, il piede tende a scivolare all'interno della scarpa, cosa che potrebbe essere corretta aggiungendo un paio di occhielli in più per una calzata più sicura. Infine, anche se il design è sorprendente e unico (una scarpa bianca e una nera), le scarpe bianche perdono rapidamente il loro colore originale dopo diversi utilizzi su terreni sporchi.

Rivali delle X-Bionic Terraskin X00C

Giudizio finale

Le X Bionic Terraskin X00C mi hanno lasciato un'impressione molto positiva. Si tratta di una scarpa audace, sia nel design che nelle prestazioni, ideale per i trail runner che cercano un'opzione tecnica in grado di funzionare su un'ampia varietà di terreni. Sebbene presentino piccoli inconvenienti, come la difficoltà di togliere le scarpe e alcuni aggiustamenti sulle pendenze laterali, la loro aderenza e reattività le rendono un'opzione eccezionale per chi si allena e gareggia su percorsi di media e lunga distanza.

Se vi piace correre su terreni misti e siete attratti da design unici, queste scarpe non vi deluderanno!

Il test definitivo delle X Bionic Terraskin X00C sulla Diagonale de Fous

Sono appena tornato dall'isola di La Réunion, dove ho partecipato alla Diagonale des Fous nell'ambito della Zembrocal Trail Relay, e questo è il verdetto finale.

Questa gara è stata il test definitivo per le X Bionic: dopo essermi allenato con loro durante i mesi di agosto e settembre su terreni impegnativi nei Pirenei e sulla costa cantabrica, era giunto il momento di metterle alla prova sulla Diagonale, su uno dei terreni più tecnici e abrasivi del mondo. E possiamo dire di aver testato questa novità del trail running in quella che è probabilmente una delle gare più estreme del mondo.

La mia staffetta è iniziata con 15 km di asfalto su una leggera pendenza di 600 metri di dislivello positivo, dove la piastra delle scarpe è stata una vera meraviglia. Mi ha permesso di correre senza problemi e di arrivare al tratto successivo con le gambe fresche. E ne avrei avuto molto bisogno.

Mi aspettava il secondo tratto, con 8 km di giungla e una salita brutale di 1700 metri di dislivello positivo. Il terreno era ricoperto di rocce bagnate, radici infide e l'umidità era così intensa da rendere difficile persino la respirazione. Qui, una buona presa sulle scarpe era essenziale.

Dopo questa salita infernale, è arrivato il momento di attraversare 8 km di campo lavico, proprio nella zona del vulcano Piton de la Fournaise. Da qui in poi, sabbia, rocce vulcaniche e persino la corsa su colate laviche hanno messo a dura prova la suola, a causa dell'estrema abrasione del terreno.

Infine, una discesa di 4 km su un terreno scivoloso e fangoso è stata la conclusione perfetta di una gara già impegnativa.

Le scarpe hanno retto senza problemi, anche se ora portano alcune cicatrici di battaglia, ma sono in condizioni molto migliori delle mie mani e delle mie ginocchia! Il terreno è stato mozzafiato; non avevo mai corso in un posto così tecnico, impegnativo e vario. Sembrava che la natura avesse tirato fuori tutto il necessario per creare un ambiente spettacolare ma spietato - grazie al cielo ero ben equipaggiato!